Liberi tutti!
Nove giovani artisti italiani sono chiamati a confrontarsi su un tema complesso e sfaccettato come quello della libertà. Le loro proposte spaziano in diverse direzioni ma sono accomunate da una riflessione sulla libertà creativa che oggi è data all’artista quale produttore di immagini in un mondo già fin troppo affastellato e intasato da una iperproduzione di icone di massa, spesso velocemente spendibili e consumabili e altrettanto velocemente dimenticabili.
Comunicato stampa
LIBERI TUTTI!
Mattia Bosco, Francesco Canesi Lissoni, Alessandro Di Pietro, Francesca Fornasari, Pietro Nocita, Daniele Pisani, Franca Pisani, Giacomo Rambaldi, Pietro Spoto
Inaugurazione 26 maggio 2012 – ore 18.00
Cantieri Culturali ex Macelli - Piazza Macelli, Prato
Nove giovani artisti italiani sono chiamati a confrontarsi su un tema complesso e sfaccettato come quello della libertà. Le loro proposte spaziano in diverse direzioni ma sono accomunate da una riflessione sulla libertà creativa che oggi è data all’artista quale produttore di immagini in un mondo già fin troppo affastellato e intasato da una iperproduzione di icone di massa, spesso velocemente spendibili e consumabili e altrettanto velocemente dimenticabili.
Ecco allora la sfida degli artisti invitati: occupare due spazi deiCantieri Culturali ex Macelli di Prato con una serie di proposte che, ragionando sul tema della libertà, affermano una rivoltosa resistenza nei confronti del banale e del volgare diffuso dai media di massa, secondo un modo di agire per cui essere liberi significa non soltanto poter fare quello che si vuole ma soprattutto poter esercitare il proprio diritto di critica. Il loro sguardo si rivolge quindi a indagare tra le pieghe del quotidiano per ritrovare il senso profondo della presenza umana, la memoria delle proprie tracce e del proprio passaggio, l’appartenenza di ciascuno a un destino collettivo non più corrotto da sterili egoismi.
La mostra, a cura di Gianluca Ranzi, mette in relazione la ricerca creativa dei nove artisti che, praticando vari media espressivi e sviluppando individualmente la propria poetica, hanno per l’occasione prodotto opere che si concentranosulla relazione tra uomo e mondo, sottolineando il valore della coesistenza delle differenze e dell'interagenza culturale come antidoto contro i fondamentalismi e le chiusure mentali. Piuttosto che fornire risposte preconfezionate, le loro opere suscitano interrogativi in un momento storico in cui l'autonomia dei singoli e il libero arbitrio sembrano sempre più minacciati e atrofizzati.
Le opere presenti, che sono installazioni, video, fotografie, disegni e sculture, pongono ed offrono allo spettatore uno spunto per ripensare alla questione fondamentale della libertà: libertà da quanto di inutile ci viene oggi propagandato come essenziale e libertà per una nuova ipotesi “ecologica” per restituire energia e potenzialità dinamiche. In questo modo gli artisti chiamano alla libertà, risvegliando l’attenzione su un uso intelligente e più responsabile delle risorse individuali e su un rapporto sostenibile col mondo che alimenti e favorisca il dialogo interpersonale.