Mimmo Centonze
La mostra propone dipinti e sculture provenienti da collezioni italiane pubbliche e private – tra cui il celebre ritratto del boss mafioso Totò Riina, prestato per la prima volta dal Museo della Mafia di Salemi inaugurato nel maggio 2010 dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano – che tracciano gli ultimi dieci anni di sviluppo di un energico percorso artistico.
Comunicato stampa
Ospitata dall’Azienda Speciale Palaexpo (Scuderie del Quirinale, Palazzo delle Esposizioni, Casa del Jazz) e realizzata in collaborazione con la Fondazione Roma, presiedute dal Prof. Avv. Emmanuele F.M. Emanuele, la mostra è curata da Vittorio Sgarbi e presenta oltre quaranta opere dell’artista.
Nel giro di pochissimi anni la fama di Mimmo Centonze è cresciuta esponenzialmente: la mostra del Palazzo delle Esposizioni presenta una rigorosa selezione di opere, alcune delle quali mai presentate prima d’ora o realizzate per l’occasione.
La mostra propone dipinti e sculture provenienti da collezioni italiane pubbliche e private - tra cui il celebre ritratto del boss mafioso Totò Riina, prestato per la prima volta dal Museo della Mafia di Salemi inaugurato nel maggio 2010 dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano - che tracciano gli ultimi dieci anni di sviluppo di un energico percorso artistico che parte dagli intensi ritratti, realizzati con eccezionale acutezza e vigore, e dalle maestose eppure intime figure ritratte nello studio dell’artista, fino ad arrivare ai grandi spazi luminosi dei capannoni e dei monocromi ad essi ispirati, sorprendenti e mistiche intuizioni luminose che protendono al divino. Lavori che rivelano la straordinaria qualità della pittura di Centonze, ricercata con costanza e tenacia nel corso di quasi vent’anni di attività attraverso lo studio dei più autorevoli trattati di pittura, facendo riferimento alle opere di importanti maestri del passato, da Tiziano, Tintoretto, Rembrandt, Hals, Velazquez, Van Dyck, Constable, fino a Giorgio De Chirico e Lucian Freud.
Una significativa esposizione monografica, dunque, suddivisa in sezioni di poche opere scelte, come Il padre dell’artista I (2002), che apre il percorso della mostra, e Il padre dell’artista II (2003), che insieme agli altri quattro ritratti dedicati alla figura del padre presentati in questa mostra, ci regalano l’indimenticabile testimonianza del rapporto affettivo ed artistico tra i due. Per la prima volta in mostra anche l’imponente Donna sul parquet (2008), che con un insolito estro è raffigurata in una singolare postura e prospettiva, oltre all’inedita scultura di grandi dimensioni Conversione (2011), realizzata in alluminio e olio su tela, allestita all’ingresso della Sala Fontana. Nel percorso espositivo, inoltre, Totò Riina (2010) e Capannone (2009), entrambe presentate alla LIV Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia. Infine, i grandi teleri dedicati al tema dei capannoni, di impatto drammatico e dalla stesura inquieta e densa di tensione, che disorientano e attraggono il visitatore come la luce sul fondo di una caverna. Opere di grande intensità emotiva che chiudono l’appassionante esposizione.
Grande novità della mostra è poi rappresentata dall’originale ed inedito allestimento della Sala Fontana, con un percorso espositivo mai immaginato prima di questa occasione: le opere saranno infatti raccolte in modo tale da creare un peculiare triplo percorso concentrico, che vedrà esposti i ritratti e le figure sul perimetro esterno della sala, mentre all’interno della stessa sarà allestita la sezione dedicata ai capannoni. Infine sulle pareti al centro della Sala Fontana saranno esposti i luminosi monocromi dell’artista. Nelle varie sezioni, le opere saranno disposte in senso antiorario e in ordine cronologico, a partire dal 2002 al 2012.
Una mostra volutamente raccolta, dunque, capace di fornire al grande pubblico un approccio sintetico e significativo al percorso artistico di Mimmo Centonze. ‘Pochi pittori del nostro tempo hanno, più di Mimmo Centonze, il senso della vastità dello spazio’ ha scritto di lui Vittorio Sgarbi. Il Presidente della Fondazione Roma, il Prof. Avv. Emmanuele F.M. Emanuele, ha dichiarato: ‘Sono un suo convinto estimatore…lo considero uno degli artisti potenzialmente più brillanti della nuova generazione’.
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Nato a Matera il 10 giugno 1979, a soli 14 anni comincia a riprodurre con notevole rigore alcune opere dei grandi maestri del passato e, curioso di carpirne i segreti tecnici e teorici, si immerge nello studio dei più autorevoli Trattati di Pittura e nell’osservazione diretta delle opere nei più importanti Musei a Roma, Firenze, Venezia, ma anche a Londra, Parigi, Amsterdam e New York. Si dedica inoltre all’incisione calcografica e all’approfondimento del disegno e della pittura “dal vero”, soprattutto dello studio della figura umana, sviluppando anche un forte interesse per il ritratto.
Le sue opere sono state esposte nei seguenti musei ed istituzioni pubbliche: alla Biennale di Venezia, al MUMI - Museo Michetti, al PAC - Padiglione di Arte Contemporanea e al Museo della Permanente di Milano, al Festival dei Due Mondi di Spoleto, al Museo Centrale Montemartini di Roma e al Museo di Arte Contemporanea di Lissone.
Nel 2009 la prima mostra personale “Mimmo Centonze. Lo spazio e il nulla”, ideata e curata da Vittorio Sgarbi con testi di Oliviero Toscani e Marco Vallora negli spazi della Galleria Il Mappamondo di Milano.
Nel 2010 gli viene assegnato il “Premio Speciale Fondazione Roma”, importante riconoscimento che viene attribuito ad un artista particolarmente significativo a giudizio insindacabile della Fondazione Roma e del suo Presidente, il Prof. Avv. Emmanuele F.M. Emanuele.
Nel 2010 realizza il celebre ritratto del boss mafioso Totò Riina, conservato nel Museo della Mafia di Salemi in Sicilia e inaugurato nel maggio dello stesso anno dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
Nel 2011 espone alla LIV Edizione della Biennale di Venezia nel Museo della Mafia all’interno del Padiglione Italia dell’Arsenale a Venezia.
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CRONOLOGIA
1979
Mimmo Centonze, all’anagrafe Domenico Centonze, nasce il 10 giugno a Matera. Suo padre, l’impiegato di banca Vittorio Centonze, è figlio di un panettiere. Sua madre, Angela Giannella, è figlia di un fabbro e di una sarta. Ha due sorelle maggiori, Giulia e Antonella, entrambe impiegate di banca ed un fratello minore, Daniele, che muore per malattia all’età di sei anni.
1990-1992
Si iscrive alle Scuole Medie G. Pascoli di Matera, durante le quali la sua insegnante di educazione artistica, Manno, rifiuta di considerare autografo un disegno del giovane Centonze che rappresenta degli uccelli sugli alberi, disegnato dal vivo nel cortile esterno della scuola.
Su suggerimento della madre, inizia a prendere lezioni di chitarra classica.
Scopre la musica di Antonio Vivaldi che lo fa appassionare fortemente all’ascolto della musica classica.
1993
Fa un viaggio a Roma con le sue sorelle che lo presentano ad un loro amico, un ingegnere informatico con l’hobby della pittura. Capisce le potenzialità della pittura. Al ritorno da quel viaggio, si dedica ad un profondo studio dei trattati di pittura antichi e moderni come quello di Leonardo da Vinci, di Giorgio Vasari, di Cennino Cennini, ma anche di artisti più vicini a noi come De Chirico, Previati, Piva, Nicodemi, e di testi di famosi falsari come quelli di Eric Hebborn.
In estate si reca nel Kent in Inghilterra: sua sorella Antonella lo iscrive ad un college per studiare la lingua inglese.
1995
Si dedica molto al disegno ma anche alla composizione di musiche per vari strumenti e per orchestra nonché di canzoni.
1996
Realizza la su prima copia d’autore su tela, Cavalli fuggenti di Giorgio De Chirico.
1997
Allestisce un piccolo studio nello scantinato di casa e inizia a riprodurre con notevole rigore tecnico le opere dei maestri del passato.
Appassionatosi fortemente allo studio delle opere e della figura di Leonardo da Vinci, studia anatomia disegnando dal vivo delle ossa umane trovate in una fossa comune scoperta per caso nei Sassi, la parte antica della città di Matera.
Inizia la riproduzione dell’opera di Caravaggio La conversione di Paolo.
Riproduce l’opera di Rembrandt Geremia piange la distruzione di Gerusalemme.
Frequenta la bottega di Emilio Paternoster, restauratore, pittore e cartapestaio che opera dall’altra parte della strada dove abita l’artista.
Consegue la maturità di ragioniere e perito commerciale presso l’Istituto Tecnico Commerciale A. Loperfido di Matera.
1998
A marzo compie un viaggio a Parigi per visitare il Museo del Louvre.
Ad agosto si reca a New York alla volta del Metropolitan Museum of Art.
1999
Si iscrive all’Università di Bari presso la Facoltà di Lettere e Filosofia.
2000
Si trasferisce a Bologna per continuare gli studi presso l’Università degli Studi della città e frequenta la Facoltà di Lettere e Filosofia, nel Corso di Laurea in Discipline dell’Arte, della Musica e dello Spettacolo, all’indirizzo musicale.
2001
Realizza il primo ritratto su commissione, il Ritratto di Michele Gualtieri.
2002
A Bologna entra a far parte della Società Italiana degli Autori ed Editori (S.I.A.E.) nella sezione Musica come “Compositore” ed “Autore della parte letteraria”.
Compie un viaggio a Salisburgo, la città di nascita di Mozart. Tornato a Matera, inizia a dipingere l’opera Kerstin, concepita nella città austriaca.
Dipinge Il padre dell’artista I, il primo ritratto del padre al quale ne seguiranno diversi altri.
Dipinge Senza titolo, la prima opera astratta e continua a lavorare ad altre opere astratte durante tutto il periodo trascorso a Bologna.
Torna a vivere a Matera.
A settembre conosce il regista e attore americano Mel Gibson, che si trova a Matera per realizzare le riprese del film The Passion. Centonze, già assiduo studioso della Bibbia, consegna all’attore alcune ricerche sulla vita di Gesù e gli fa inoltre ascoltare alcune sue composizioni per orchestra ispirate a temi biblici, auspicando di poterle inserire nella colonna sonora del film in realizzazione.
Prende lezioni di violino e nel contempo inizia a studiare composizione musicale con il Maestro Giacinto Gigante, docente di composizione al Conservatorio Statale di Musica E. R. Duni di Matera. Desiderando iscriversi al conservatorio per studiare composizione, Centonze fa ascoltare i suoi brani composti per orchestra ed elaborati al computer al direttore del conservatorio che lo invita subito ad iscriversi al corso di composizione nonostante l’età non ideale di 23 anni. Sebbene onorato dell’invito, Centonze in seguito decide di non iscriversi a causa della durata decennale del corso e preferisce continuare a coltivare lo studio della pittura, in cui è molto più ferrato rispetto alla musica.
2003
All’inizio dell’anno realizza l’opera Mel Gibson. Il ritratto non viene però consegnato all’attore, che sarebbe dovuto ritornare a Matera in primavera per girare altre scene del film The Passion.
Compie un viaggio a Londra, per visitare la National Gallery.
Termina, dopo due anni, l’opera Kerstin.
Dipinge Il padre dell’artista II e Ritratto di Tommaso Centonze, il fratello del padre dell’artista.
2004
Dipinge Il padre dell’artista III, Il padre dell’artista IV, Il padre dell’artista V, La madre dell’artista, Il padre dell’artista VI, che rimane allo stato di abbozzo, e Il padre dell’artista VII.
A luglio si reca ad Amsterdam per visitare il Rijksmuseum, il Van Gogh Museum e il Rembrandthuis Museum, e subito dopo ad Haarlem per recarsi al Frans Hals Museum, attirato dagli straordinari ritratti di grandi dimensioni dell’artista olandese conservati nel museo.
Sua sorella Giulia lo presenta a Policoro come abile ritrattista ed è qui che gli commissionano diversi ritratti tra cui il Ritratto della famiglia Faillace.
Entra a far parte dell’associazione di incisori “Grafica di via Sette Dolori” a Matera.
Nella città di Bari frequenta lo studio dell’artista veneziano Renato Nosek, dove per sei mesi approfondisce il disegno dal vero.
2005
Inizia un programma di lettura quotidiana della Bibbia che gli permette di rileggerla ogni anno per intero, abitudine che non abbandona mai.
Dipinge l’opera Bruna.
Inizia a studiare la lingua cinese con i suoi caratteri.
Si trasferisce in un nuovo studio, al decimo piano del primo grattacielo costruito nella città di Matera, che gli permette di iniziare a dipingere la prime opere di grandi dimensioni, come China Import.
Riprende, anche se solo per cinque tele, a dipingere opere astratte, che non ha più realizzato dal 2002.
Si reca a Venezia per visitare la retrospettiva di Lucian Freud al Museo Correr.
2006
In aprile si iscrive al 5° Concorso Internazionale di Musiche per Film Mario Nascimbene Award.
Decide di smettere di realizzare composizione musicali per non sottrarre più tempo alla pittura, alla quale si dedica completamente.
2007
Dal 10 al 14 Gennaio si reca di nuovo a Londra per la mostra che la National Gallery dedica a Velazquez.
Riprende per la terza volta, dal 2002 prima e dal 2005 poi, a dipingere opere astratte realizzandone fino al 2008: una ricerca fondamentale che gli permette di prendere piena dimestichezza con il colore e la materia, tecnica che in seguito gli consentirà di affrontare in piena libertà i dipinti sui capannoni.
Dipinge Ragazze sul parquet e Famiglia sul parquet, opere che saranno presentate nello stesso anno al Museo Michetti di Francavilla al Mare e al PAC - Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano.
Il 21 Luglio è a Francavilla al Mare dove espone alla mostra Nuovi Realismi. La centralità dei linguaggi tradizionali, alla LVIII Edizione del Premio Michetti. La mostra è allestita al Museo Michetti dove, per una duplice e strana coincidenza, Centonze conosce Vittorio Sgarbi: inizialmente la mostra è a cura di un collaboratore di Vittorio Sgarbi, il critico d’arte Alessandro Riva che viene in seguito allontanato a causa di una vicenda giudiziaria. Viene così sostituito dal critico Maurizio Sciaccaluga, che invece muore improvvisamente il 27 giugno, a circa tre settimane dall’inaugurazione del Premio Michetti. La mostra viene così presentata da Vittorio Sgarbi, che si sostituisce ai due precedenti critici.
L’artista dà inizio a Ragazza sul parquet con peluche e a Lettura biblica: dopo diversi mesi di lavoro l’artista lascia entrambe le opere allo stato di abbozzo, per poi riprenderle e terminarle nel 2012 in occasione della mostra personale al Palazzo delle Esposizioni.
L’11 ottobre espone a Milano al PAC - Padiglione d’Arte Contemporanea nella mostra Nuovi Pittori della Realtà, una selezione di artisti dalla mostra del Premio Michetti presentata da Vittorio Sgarbi, allora Assessore alla Cultura del Comune di Milano.
Dal 12 al 14 ottobre compie un terzo viaggio a Londra per visitare la National Gallery.
2008
Dipinge l’opera Donna sul parquet.
A giugno, nel magazzino del suo studio al grattacielo, effettua tre schizzi su alcuni ritagli di lastre di ferro trovati in un capannone di ferro vecchio, sui quali impronta le primordiali idee su un nuovo soggetto: nascono così le prime opere dedicate al tema dei capannoni.
2009
A gennaio Centonze telefona a Vittorio Sgarbi descrivendogli le nuove opere che sta realizzando sui capannoni e gli propone di farne una mostra a Salemi, la città dove il critico è nel frattempo diventato sindaco. Sgarbi gli suggerisce di raggiungerlo a Messina per parlare del progetto, in occasione della mostra Rubens vede Caravaggio che avrebbe curato a fine mese. Il 25 gennaio Centonze è a Messina, dove Vittorio Sgarbi decide di curare la prima mostra personale dell’artista.
Centonze inizia a realizzare le prime sculture in alluminio, ispirate al tema dei capannoni.
Dipinge Capannone, opera che successivamente verrà premiata con il Premio Speciale Fondazione Roma e che sarà poi presentata alla LIV Edizione della Biennale di Venezia nel Padiglione Italia dell’Arsenale a Venezia.
Il 7 ottobre espone al Museo della Permanente di Milano, invitato in occasione del Premio Morlotti Imbersago.
Il 19 novembre è a Milano per l’inaugurazione della sua prima mostra personale Mimmo Centonze. Lo spazio e il nulla, ideata e curata da Vittorio Sgarbi, con testi del fotografo Oliviero Toscani, ancora Assessore alla Creatività di Salemi, e dello storico dell’arte Marco Vallora. La mostra è realizzata negli spazi della Galleria di Arte Moderna e Contemporanea Il Mappamondo. La mostra presenta oltre sessanta dipinti e sculture ed è interamente incentrata sul tema dei capannoni.
2010
Inizia le opere dedicate al tema dei monocromi ispirati alla luce dei dipinti sui capannoni.
Dipinge Totò Riina, il ritratto commissionatogli dal Museo della Mafia di Salemi, che sarà poi esposto a Venezia alla LIV Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia nel Padiglione Italia dell’Arsenale.
Il 10 maggio è a Salemi in occasione della visita ufficiale alla prima capitale d’Italia del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, il quale si complimenta con l’artista definendo ‘notevole’ il ritratto di Totò Riina esposto al Museo della Mafia, inaugurato per l’occasione. Nello stesso giorno incontra per la prima volta il Presidente della Fondazione Roma e dell’Azienda Speciale Palaexpo, il Prof. Avv. Emmanuele F.M. Emanuele, il quale rivela all’artista di conoscere già le sue opere e lo invita pertanto a raggiungerlo a Roma al più presto.
Il 17 giugno è a Firenze a Villa Bardini per presentare la mostra Stirpe Lucana, la prima mostra a cura di Mimmo Centonze, dove presenta una selezione di artisti della Basilicata tratti dal Premio Lucania, di cui è Presidente.
Il 18 giugno è a Melfi al Museo Civico dove, in qualità di presidente della giuria e curatore della sezione degli artisti invitati dal presidente della giuria, presenta il Premio Lucania, rivolto esclusivamente ad artisti residenti in Basilicata.
Il 19 Giugno è a Spoleto per esporre alla LIII Edizione del Festival dei Due Mondi. Qui incontra nuovamente il Prof. Avv. Emmanuele F.M. Emanuele, che gli commissiona un’opera sul tema dei capannoni.
Il 3 Agosto si reca a Roma per consegnare personalmente il dipinto commissionato dal Prof. Avv. Emmanuele F.M. Emanuele il quale, solamente dopo aver provveduto a retribuire l’artista, gli comunica di volergli dedicare una mostra personale al Palazzo delle Esposizioni di Roma nel 2012.
Dal 1 al 4 settembre è a Venezia al 67° Festival del Cinema di Venezia. Centonze è nel cast di artisti, intellettuali e scrittori intervistati nel film Se hai una montagna di neve tienila all’ombra, inchiesta sulla situazione e sullo stato della cultura in Italia presentato al Festival dalla regista Elisabetta Sgarbi.
Il 15 settembre è a Roma per ricevere il Premio Speciale Fondazione Roma, importante riconoscimento che viene attribuito ad un artista particolarmente significativo a giudizio insindacabile della Fondazione Roma e del suo Presidente, il Prof. Avv. Emmanuele F.M. Emanuele.
Il 2 novembre è a Matera per presentare la mostra Italo Squitieri. Luce radente, l’ampia retrospettiva a cura di Centonze dedicata allo scomparso artista lucano. Alla presentazione prende parte anche Vittorio Sgarbi che, non conoscendo l’opera di Squitieri, definisce la mostra ‘utile ed intelligente’.
Il 18 novembre è a Lissone per esporre nel Museo di Arte Contemporanea, selezionato come finalista del prestigioso Premio Internazionale del Museo Lissone.
2011
Realizza Conversione, la prima scultura di grandi dimensioni.
Dall’1 al 5 giugno è a Venezia per esporre alla LIV Edizione della Biennale di Venezia nel Padiglione Italia dell’Arsenale.
Realizza Finestra di manicomio e Prigione, le due opere realizzate per il Museo della Follia di Vittorio Sgarbi.
2012
Il 18 maggio è a Roma per l’inaugurazione della mostra personale al Palazzo delle Esposizioni che ospita una rigorosa esposizione monografica dell’artista. La mostra è curata da Vittorio Sgarbi.