Quaterna
L’arte contemporanea è l’unico gioco d’azzardo in cui mi sono cimentato nella vita. Ma è un azzardo calcolato. Non è male, vero, averne azzeccatifinora tre su cinque? Fabio Sargentini
Comunicato stampa
QUATERNA
Qualche giorno fa, facendo il consuntivo della stagione ancora in corso de l’Attico, mi sono accorto che contava al suo attivo un’unica mostra. Ad ottobre c’è statala lettura integrale dell’Eneide di Virgilio articolata in due giorni con otto attori coinvolti sul palco e il fondale di Di Stasio. A gennaio, per la durata di due mesi, si è tenuta la mostra Montaggio delle Attrazioni, anch’essa per certi versi teatrale, specialmente per quelle candele accese (Kounellis, NamJunePaik) e quei vestiti dipinti collocati in platea come fossero spettatori (Pizzi Cannella). E infine Amlieto, lo spettacolo di Elsa Agalbato e mio, che a detta dei critici e di molti di voi che l’hanno visto è riuscito piuttosto bene.
Mi occorreva, dunque, per concludere degnamente la stagione una seconda mostra. A tal proposito ho ripensato ai giovani artisti da me sostenuti negli ultimi anni. Sono state scommesse vinte? Una cosa è certa: di questi tempi il talento puro palesemente non basta per affermarsi.Però è innegabile che Capitano Montani PicozzaPuxeddu, due pittori e due scultori, inseriti nelle caselle di una tombola immaginaria, formano una quaterna di qualità.
Anni fa la rivista Flash Art rivolse a circa cinquanta critici d’arte ed esperti del settore un invito a fare i nomi dei cinque migliori artisti italiani degli ultimi cinquant’anni dopo la generazione dei Burri e dei Fontana. Il responso fu che nella cinquina finale ben tre degli artisti prescelti fossero stati lanciati dalsottoscritto. Oltre a Manzoni e Boetti, infatti, c’erano Pascali, Kounellis e De Dominicis.
L’arte contemporanea è l’unico gioco d’azzardo in cui mi sono cimentato nella vita. Ma è un azzardo calcolato. Non è male, vero, averne azzeccatifinora tre su cinque?
Fabio Sargentini