Bato – Smoker’S Hot Club
Dall’incontro tra musica e pittura nasce Bato & Smoker’S Hot Club, la nuova e suggestiva esposizione di Bato. La mostra evento sarà ospitata nelle sale di Palazzo Borghese, importante edificio storico di Artena.
Comunicato stampa
Dall’incontro tra musica e pittura nasce Bato & Smoker’S Hot Club, la nuova e suggestiva esposizione di Bato.
La mostra evento sarà ospitata nelle sale di Palazzo Borghese, importante edificio storico di Artena. Realizzato nel 1620 dall’architetto Vasanzio per volere del cardinale Scipione Borghese, è stato recentemente acquistato e ristrutturato dalla Provincia di Roma, che contribuendo al processo di riqualificazione del centro storico di Artena restituisce alla cittadina dei Monti Lepini una sede idonea ad ospitare attività sociali e culturali.
Protagonista indiscusso dell’esposizione è il jazz manouche. Bato tratteggia nelle sue tele alcuni dei grandi interpreti di questo genere musicale del panorama romano.
La relazione che si realizza tra le opere di Bato e i musicisti manouche si mostra in maniera immediata. Da una gestualità veloce e incontrollata, una composizione di linee e ombre percepisce e afferra i ritmi jazz in una fumosa ed elegante improvvisazione. Attraverso gli schizzi di caffè e china le note prendono forma, tracciano volti e strumenti, cogliendo in tempo reale la vitalità e il dinamismo della performance live dei musicisti.
La mostra è arricchita da un’interessante programmazione musicale. Ogni week end, a partire dalla serata inaugurale, sarà possibile assistere a concerti live di alcune formazioni jazz manouche. Venerdì 1 giugno si esibirà il Miraldo Vidal 5tet che propone brani di Django Reinhardt e classici manouche, i cui ritmi coinvolgenti trascineranno il pubblico nell’elegante atmosfera di una Parigi anni ’30.
Bato & Smoker’S Hot Club suggerisce un nuovo modo di vivere il percorso espositivo. La mostra raccoglie atmosfere, tratti e sensazioni che scaturiscono dal confronto e l’incrocio tra linguaggi artistici differenti, restituendo ai visitatori “immagini intatte di un’orchestra jazz – manouche, che nonostante siano passati 82 anni non finirà mai di suonare da dentro quei fogli con la sua attitudine frenetica all’insonnia da caffeina”( D. Pette, 2012).
La sintonia tra linguaggi diversi, alla base del progetto Bato & Smoker’S Hot Club, confluisce nella realizzazione di un catalogo che raccoglie alcune degli schizzi realizzati da Bato durante le esibizioni live dei musicisti e un inedito racconto di Danilo Pette che descrive con tono aspro e a tratti surreale personaggi e momenti vissuti nello Smoker’S, locale divenuto ormai leggendario nel quartiere romano di San Lorenzo.
Alessandra Lenzi