Dada Samarelli – Rêve causé par le vol d’une abeille
L’artista Dada Samarelli rivendica il valore dell’esperienza onirica, dell’inconscio, dell’istinto, e ancora, seguendo Foster, dell’ “arcano”, con rimandi di implicazioni sessuali, in una sorta di “delirio interpretativo” non solo in relazione al mondo ma anche al proprio “ego”.
Comunicato stampa
Venerdì 8 giugno 2012, alle ore 20.00, presso la CoArt gallery di Corato, si inaugura "Rêve causé par le vol d'une abeille", personale fotografica di Dada Samarelli, a cura di Alexander Larrarte.
L'esistenza umana può essere intesa come continua ricerca della conoscenza, condotta attraverso il costante contatto con le dimensioni spazio-tempo, sfiorando gli estremi confini dell'immaginazione, sino a spingersi oltre i limiti del "dire", per approdare in un territorio dove con l'esperienza del pensiero, l'essere umano riesce finalmente a comprendere l'incalcolabile "essere persona", senza soggetto, senza oggetto.
L'artista Dada Samarelli rivendica, pertanto, il valore dell'esperienza onirica, dell'inconscio, dell'istinto, e ancora, seguendo Foster, dell' “arcano”, con rimandi di implicazioni sessuali, in una sorta di “delirio interpretativo” non solo in relazione al mondo ma anche al proprio “ego”.
Un particolare tipo di fobia, noto come mellissofobia, sembra aver contattato la dimensione creativa dell'artista, divenendo attivatore di immagini e suggestioni surreali, rese attraverso la manipolazione della materia dei sogni, e apre le porte al viaggio della conoscenza e al dialogo con sé, creando una linea infinita che collega due sponde opposte: la coscienza reale e l'incoscienza apparente.
L'essenza del pensiero antropologico postmoderno, nella fotografia di Dada Samarelli, diviene immagine e trova le proprie radici e ispirazione nella ricerca filosofica di matrice francese annullando ogni antinomia tra soggetto e oggetto.
Uno shock emotivo segue al piacere retinico, non è un sogno, è la realtà.