Gesine Arps – Meraviglia
Curata da Matteo Pacini, la mostra mette in evidenza lo stile originale ed eclettico di Gesine Arps, che spazia con disinvoltura tra epoche e culture diverse, creando relazioni fra simbologie religiose, tra oriente e occidente, tra uomini e animali, il tutto con grande espressività e immediatezza.
Comunicato stampa
Dopo il lungo viaggio nel mondo della fotografia nelle sue varie sfaccettature, la galleria ARTESPRESSIONE di Milano, diretta da Paula Nora Seegy, fa un passo indietro e torna alla pittura con una personale dedicata all’artista tedesca Gesine Arps dal titolo “Meraviglia” da giovedì 14 giugno a sabato 14 luglio.
Curata da Matteo Pacini, la mostra mette in evidenza lo stile originale ed eclettico di Gesine Arps, che spazia con disinvoltura tra epoche e culture diverse, creando relazioni fra simbologie religiose, tra oriente e occidente, tra uomini e animali, il tutto con grande espressività e immediatezza. Sogno, realtà, astrazione, abolizione delle leggi di gravità e della prospettiva, colori travolgenti: all’interno delle sue opere tutto ciò coesiste con estrema naturalezza.
Gesine Arps nasce ad Hannover, in Germania, il 3 novembre1964. Inizia a esporre giovanissima nella sua città natale in diverse collettive e, nel 1985, organizza la sua prima personale presso la Galerie am Bahnhof, sempre ad Hannover. A ventidue anni lascia la terra natia per trasferirsi a Urbino, dove termina gli studi artistici e inizia la sua collaborazione, dal 1990, come designer presso lo studio dello stilista Piero Guidi. Durante il soggiorno italiano non mancano però le occasioni espositive anche all’estero (Galerie Norddeutsche Künstler di Brema) mentre si susseguono, a ritmo incalzante, gli appuntamenti artistici italiani tra i quali nel 1991 alla Galleria Comunale dell’Immagine di Rimini. Dal 1994 l’artista amplia la sua ricerca linguistica non più solo dedicata alla pittura; sperimenta differenti mezzi e forme espressive e interviene anche con installazioni realizzate con i materiali più inconsueti. Ha quindi inizio una serie di esposizioni in Italia e all’estero che accrescono, col passare degli anni, il bagaglioculturale dell’artista e la sua considerazione da parte della critica. Stabile rimane il rapporto con la Germania, suo paese di origine, dove l’artista viene sempre più spesso invitata a esporre in musei ed enti pubblici come il Museo Duingen nel 2003 e nel 2004 presso il Tribunale di Colonia in occasione di “Strömungen”, una collettiva di pittrici organizzata dalla Fédération Internationale Culturelle Féminine. Una lunga serie di esposizioni la vede ultimamente protagonista di performance ed eventi tra Francia, Olanda, Germania e l’Italia, dove ormai da tempo si è definitivamente stabilita.