Fulvio Santoni – Riflessioni

Informazioni Evento

Luogo
GALLERIA RILIEVI
Via Della Reginella 1a, Roma, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

Dal lunedì al sabato 10.00 – 19.00

Vernissage
21/06/2012

ore 19

Artisti
Fulvio Santoni
Generi
fotografia, personale

Protagonista delle immagini una natura “psichedelica”, intesa come metaforica sintesi di tutte le arti; pittura, scultura, musica, poesia condensate in un graffito/onda dall’andamento assieme rotto e sinuoso, specchio e riverbero della mente e delle sue infinite possibilità speculative.

Comunicato stampa

“Riflessioni” È il titolo della mostra di Fulvio Santoni, che si terrà a Roma dal 21 al 27 giugno presso la Galleria Rilievi Contemporary Art in via della Reginella 1/A.

Protagonista delle immagini una natura “psichedelica”, intesa come metaforica sintesi di tutte le arti; pittura, scultura, musica, poesia condensate in un graffito/onda dall’andamento assieme rotto e sinuoso, specchio e riverbero della mente e delle sue infinite possibilità speculative.

Le fotografie selezionate per questa occasione sono state estrapolate da un corpus di più di ottocento scatti, realizzati nell’arco degli ultimi trent’anni, quasi un migliaio di impercettibili variazioni sullo stesso identico tema: flutti del lago, riflessi del mare, acqua di un ruscello, una stagno, una pozza; imprevedibili sfumature che diventano forma, forze contrastanti che creano un segno.

Dietro giochi astratti di colori squillanti, enfatizzati e ricercati in questa mostra più che nelle altre, dove tagli ed ingrandimenti in post produzione hanno voluto eliminare qualsiasi referente esterno, identificabile e riconducibile al contingente, si cela, ben dissimulato dallo sguardo ammaliato e “innocente”, come di bambino che cerca somiglianze nelle nuvole, la volontà di ricondurre la percezione alla sua capacità di discernere tra il vero e il non vero, tra esistente e modificato.

Gli attimi “congelati” di una natura in continuo divenire, l’azione visibile di fenomeni fisici ed atmosferici che plasmano la superficie senza alcuna casualità, appaiono all’opposto manipolazione tecnologica, costruzione a tavolino dell’uomo-demiurgo, simulazione di realtà piuttosto che realtà stessa.

Giocando sull’ambiguità intrinseca delle immagini, l’artista ci mette di fronte a due possibili “verità”: solo rinunciando a vedere le cose nella loro forma utilitaristica, saremo in grado di comprendere veramente quello cui siamo di fronte.

Fulvio Santoni (1956) colleziona scatti di acqua e roccia dall’inizio degli anni ’80. La sua ricerca, nata quasi per caso, è la risposta spontanea a più di un decennio di pittura iperrealista, nel momento in cui ha iniziato a sentire che dietro ad una perfezione tecnica e formale si celava un vuoto di contenuti. Le sue fotografie, mezzo per ritornare ad un approccio più spontaneo e autentico all’arte e le sue possibili manifestazioni, possono intendersi come vedute o paesaggi, trasfigurati in un esercizio mentale.