Ricostruzione Futurista

Informazioni Evento

Luogo
MART MUSEO D'ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA DI TRENTO E ROVERETO
Corso Angelo Bettini 43, Rovereto, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

Aperto dal martedì alla domenica 10 - 18

Venerdì 10 - 21

Lunedì chiuso (eccetto festivi)

Vernissage
23/06/2012

ore 18

Biglietti

Tariffe valide per l'ingresso al museo e a tutte le esposizioni Intero: 11 € Ridotto: 7 € Biglietto Famiglia: 22 € Biglietto unico 2 sedi: Intero 13 € - Ridotto 9 € Hanno diritto al ridotto: - Visitatori dai 15 ai 26 anni di età - Visitatori dai 65 anni di età - Gruppi di visitatori di almeno 15 persone - Soci o tesserati di enti convenzionati con il Museo - possessori della Teacher Card del Mart Gratuito: fino a14 anni, Amici del museo, scolaresche

Artisti
Giacomo Balla, Enrico Prampolini, Fortunato Depero, Tullio Crali, Thayaht
Curatori
Nicoletta Boschiero
Generi
arte contemporanea, collettiva

La seconda stagione creativa del Futurismo è al centro di una mostra del Mart. Prendendo spunto da manifesto del 1915 “Ricostruzione futurista dell’universo”, il percorso espositivo documenta la volontà di Giacomo Balla e Fortunato Depero di azzerare le distanze tra arte e vita.

Comunicato stampa

"Ricostruzione Futurista" richiama uno dei testi chiave delle avanguardie italiane del novecento: il manifesto "Ricostruzione futurista dell'universo", firmato nel 1915 da Giacomo Balla e Fortunato Depero. Non solo un documento di elaborazione teorica, ma un vero e proprio spartiacque: allo scoppio della prima guerra mondiale il movimento futurista stava abbandonando l’aggressività degli esordi, per avviarsi verso una seconda fase caratterizzata piuttosto dall’esigenza di un’arte totale.

Dopo la morte di Umberto Boccioni nel 1916 il programma di Ricostruzione futurista dell'universo diventa il tratto essenziale del “secondo futurismo”.
Gli esiti sono stati concreti e molteplici: dall'arredo alla moda, dal cinema al teatro, dalla musica alla danza, dal manifesto pubblicitario all'oggetto d'uso.
Balla e Depero, ma anche Tullio Crali, Enrico Prampolini, o Thayaht hanno addirittura anticipato di parecchi decenni il ruolo dell’artista come di promotore di se stesso attraverso l’editoria, la corrispondenza e la fotografia.

I temi centrali di "Ricostruzione futurista dell'universo" fanno da filo conduttore del percorso espositivo: Scena, Movimento, Volo, Autopromozione, Io/ombra, Automa.
La primissima opera proposta al visitatore, tuttavia, è “Sal's Red Hauler Special”, il veicolo da corsa che Salvatore Scarpitta realizzò nel 1966, ispirandosi idealmente alle indagini futuriste su velocità e movimento.

Non un fuori programma, quindi, ma una delle testimonianze presenti in mostra dell’eredità del Futurismo. Opere, fotografie, libri e corrispondenza provengono dall’archivio Mart, ricchissimo giacimento culturale dal quale si è attinto per regalare all’esposizione un senso più profondo della longevità del movimento protrattasi ben oltre la vita stessa degli artisti.