Milk- Luoghi d’arte
Il progetto Luoghi d’arte, ideato e curato da Lucia Anelli, giunge alla terza edizione con la collettiva d’arte contemporanea Milk.
Comunicato stampa
Il progetto Luoghi d’arte, ideato e curato da Lucia Anelli, giunge alla terza edizione con la collettiva d’arte contemporanea Milk. La mostra, ancora una volta, è pensata e costruita in situ, con lavori realizzati site specific nell’ambito del progetto iniziato nel 2006 (prima tappa, Giardino dei tempi-Orto botanico, Bari, seconda tappa, Torrione angioino, Bitonto).
Come programma culturale, Luoghi d’arte mira alla valorizzazione di ambienti naturalistici e architettonici di pregio, risultato di suggestioni plurime. Gli artisti sono invitati a reinterpretare il senso del luogo attraverso linguaggi compositi, tra ricerca e creazione, pronti ad indagare i multiformi profili del contemporaneo. Un'occasione che intende dedicare la massima attenzione ai diversi linguaggi della contemporaneità, dando visibilità a ricerche artistiche professionali.
Seduzione, gioco, illusione, volontà ed esitazione. Tutto questo nelle opere degli artisti invitati, che raccontano il legame con la vita, la natura, la storia, inequivocabilmente con se stessi.
L’esposizione è articolata in diverse sezioni : performance, video, installazione, fotografia ed è dislocata in tre ambienti lungo un percorso stabilito: i trulli (antiche mangiatoie), il parco, la stalla “abitata”. Quest’ultimo il luogo-guida, atipico, destabilizzante, insolitamente perfetto.
Artisti invitati: Dario Agrimi, Franco Altobelli, Alfio Cangiani, Pino Caputi, Mimmo Ciocia, Daniela Corbascio, Danilo De Mitri, Giulio De Mitri, Giulio Giancaspro, Oronzo Liuzzi, Maria Martinelli, Magda Milano, Floriana Mucci, Patrizia Piccinni, Francesco Sannicandro.
La mostra è inserita nell’ambito degli “eventi in masseria” ed è prevista anche una serata a tema con performance musicale del maestro Massimo Carrieri (il 30 giugno, solo su invito).
La Masseria Pilano è l’immagine di un ritratto paesaggistico incantevole di 235 ettari. La sua storia è antichissima: nel 1317 segnava il confine tra Taranto e Martina. Si percorre una stradina di uliveti, fiori e piante che inebriano lo spirito per poi raggiungere una vasta piana della zona pre-murgiana, a quota 340 m s.l.m., nel cuore del Parco Naturale Regionale "Terra delle Gravine".
Nella masseria si allevano bovini da latte di razza Frisona e bovini da carne di razza Podolica, l’antica razza autoctona. La corte patronale rappresenta la parte più antica, con enormi trulli del XVII secolo dalla volte intercomunicanti. La Masseria Pilano è anche Agriturismo e offre la possibilità di soggiornare nelle antiche strutture, ricavate dal restauro delle tipiche stalle e dei trulli del XVII sec, con servizio di Bed & Breakfast.