Luciano Bonello – L’infinito paesaggio
La retrospettiva compendia oltre quaranta opere rappresentative del periodo più fervido e felice della sua stagione produttiva, concentrata in poco più di un ventennio, dalla fine degli anni ’70 al 2003.
Comunicato stampa
La mostra rende omaggio al talento di un singolare artista padovano, Luciano Bonello, recentemente scomparso, che ha saputo affermarsi come sarto e stilista d’alta moda maschile, raffinato e innovativo, e come apprezzato pittore, con una personalissima cifra linguistica e una modalità espressiva autonoma, nel panorama artistico contemporaneo.
I suoi quadri, evocativi di luoghi amati, sono paesaggi psichici: stesure di colore mosse e tormentate, texture infinite che lasciano affiorare talvolta, dimenticata, qualche traccia: frammenti di storia e di memoria, squarci che introducono nell’opera la dimensione del tempo.
Mostra a cura di Maria Luisa Biancotto.
30 giugno-29 luglio
Padova, Galleria Cavour
Inaugurazione mostra: 29 giugno, ore 18.30
Pieghevole Invito
Mostra Luciano Bonello 2012-1.JPG La retrospettiva compendia oltre quaranta opere rappresentative del periodo più fervido e felice della sua stagione produttiva, concentrata in poco più di un ventennio, dalla fine degli anni '70 al 2003.
Disposte in ordine cronologico, esse consentono di cogliere la peculiarità del contributo dell'artista alla scrittura del testo della pittura e anche di ravvisare, nella sua feconda produzione, lo sviluppo seriale di alcune formulazioni, così come la ripresa di uno stesso motivo, con piccole variazioni, in differenti dimensioni nell'arco del tempo. Confermando uno stile personale che non si lascia inquadrare nelle categorie consolidate e volge all'astrazione.
In mostra verranno esposti alcuni modelli sartoriali realizzati dall'artista, come sarto e stilista, e da una versione aggiornata degli stessi per l'interpretazione del sarto veneziano, Franco Puppato, allora suo allievo, e oggi il continuatore.
La proiezione di un video sull'artista e il suo lavoro, curato da Giancarlo Murer e prodotto dalla VNA Video News Agency, completa la documentazione.
Mostra Luciano Bonello 2012-2.JPG Il catalogo, curato da Maria Luisa Biancotto , è stato stampato con il contributo di Mediolanum Private Banking, di Franco Puppato, sarto in Venezia, e di Euromark Industries s.r.l. - Vigonza.
Da sempre ho sognato e fantasticato su situazioni e immagini da "trascrivere" in qualche modo. Emozioni, sensazioni, inquietudini, malinconie mi giravano insomma per la mente come un'ossessione costante e le sentivo come valori, negativi o positivi, capaci di "impressionare" una tela bianca. Quando ne tentai l'impresa, poi, ne fui gratificato da una specie di liberazione inferiore, dalla gioia di aver aperto una breccia nel muro di una sorta di incomunicabilità fra l'essere, il sentire e l'esprimere (Luciano Bonello)
BONELLO Luciano, nato ad Arzergrande (Padova) il 30 aprile 1936, morto a Padova il 24 novembre 2010. Ha tenuto la sua prima esposizione nel 1980.
Ha tenuto numerose personali: Venezia, Galleria Il Traghetto, 1988; Venezia, Galleria Santo Stefano, 1990; Padova, Civica Galleria, 1990; Padova, Galleria La Chiocciola, 1991; Milano, Galleria San Michele, 1991; Bologna, Galleria Gnaccarini, 1992; Venezia, Chiesa di San Vidal, 1993; Udine, Galleria Artesegno, 1994; Firenze, Società Dante Alighieri, 1994; Cortina d’Ampezzo, Ciasa de ra Regoles, 1995; Bologna, Galleria Gnaccarini, 1992; Cittadella, Le Terre Misteriose - Luciano Bonello, 2001.
Su invito, ha preso parte alle seguenti rassegne: "Confronti 1998", Piazzola sul Brenta, 1988; Bidart, Bergamo Internazionale d’Arte, 1991; Arte Fiera, Padova, 1991, 1992, 1993, 1994; Arte Fiera, Bologna 1993; Arte Fiera, Pordenone, 1993; "Arte ‘900", Montecatini Terme, 1993; Expo Arte, Bari, 1994; "Monaco Art e Auction", Montecarlo, 1994; "Pittura Italiana Contemporanea", Cadice, 1994; Artissima, Torino, 1994; Festival dei Due Mondi, Spoleto 1996; Palazzo Barberini, Roma 1996; Biennale internazionale di Firenze, 1997; Incontri Scrimin, Bassano 1997; Biennale "Italia", Perugia 1998.
La sua opera "Il vento" del 1990 è riprodotta sulla copertina di Gisèle, racconto di Carlo Sgorlon pubblicato dall’Editoriale Sette di Firenze nel 1991; sulla copertina della recente raccolta di versi di Santa Costanzo, La ragione incantata (Esuvia Edizioni, Firenze 1995), spicca un particolare di un suo dipinto, Il mare verticale, 1992.