Alberto Zanmatti e i compagni di strada
Un omaggio e un gesto di riconoscenza all’architetto che più ha segnato la storia degli allestimenti nella seconda metà del secolo appena trascorso e ha legato il suo nome alle 26 edizioni delle “Grandi mostre nei Sassi” organizzate dal 1987 da Circolo La Scaletta nelle chiese rupestri Madonna delle Virtù e San Nicola dei Greci, e alla nascita, nel 2006, in Palazzo Pomarici, del MUSMA, uno dei progetti culturali della Fondazione Zétema di Matera.
Comunicato stampa
Sabato 7 luglio 2012, alle ore 18, nella Sale della Caccia che il MUSMA. Museo della Scultura Contemporanea. Matera, destina alle sue esposizioni temporanee, si inaugura una mostra singolare che vuol essere anche un omaggio e un gesto di riconoscenza all’architetto che più ha segnato la storia degli allestimenti nella seconda metà del secolo appena trascorso e ha legato il suo nome alle 26 edizioni delle “Grandi mostre nei Sassi” organizzate dal 1987 da Circolo La Scaletta nelle chiese rupestri Madonna delle Virtù e San Nicola dei Greci, e alla nascita, nel 2006, in Palazzo Pomarici, del MUSMA, uno dei progetti culturali della Fondazione Zétema di Matera.
La mostra, allestita sino al 7 ottobre 2012, con il sostegno dell’UBI >< Banca Carime, si intitola ALBERTO ZANMATTI E I COMPAGNI DI STRADA. I “compagni” non sono solo gli artisti con i quali ha percorso la sua lunga carriera, ma anche i critici e gli studiosi (Giovanni Carandente, Cesare Brandi, Giuseppe Appella, Bruno Corà, Achille Bonita Oliva, Nicola Spinosa) che lo hanno voluto al loro fianco e con i quali ha scritto pagine esemplari, poi utilizzate negli anni di insegnamento alla Facoltà di Architettura dell’Università La Sapienza di Roma.
I suoi compagni di strada, amici e sodali di una vita, con i quali ha creato strette collaborazioni professionali e intense complicità, sono tra i più illustri e rappresentativi artisti della nostra epoca, tutti presenti a Matera con sculture, ceramiche, dipinti, disegni, fotografie di grande qualità: Accardi, Afro, Almagno, Angeli, Arp, Azuma, Beuys, Boetti, Buren, Burri, Calder, Capogrossi, A. Cascella, Cerone, Chadwick, Colla, Consagra, De Chirico, De Dominicis, De Kooning, Fabro, Festa, Fontana, Franchina, Giacomelli, Gorky, Graham, Guarienti, Klein, Kline, Kolibal, Kounellis, Le Corbusier, Leoncillo, Lewitt, Malevic, Man Ray, Manzoni, Marino, Matta, Merz, Mirko, Moore, Morandi, Murakami, Nicholson, Paolini, Parmiggiani, Picasso, Pisani, Pistoletto, Prini, Russotto, Spalletti, Twombly, Vedova, Viani, Zadkine, Zorio.
Quanto gli artisti abbiano contato nella vita di Zanmatti lo si legge nel progetto del Museo di Alberto Burri a Città di Castello o nel grande “Cretto” di Gibellina, nel “Meeting” di Consagra, sempre a Gibellina, nella “Fonte dei Passeri” progettata con Ettore Spalletti a Valencia, nell’allestimento dell’ala del Museo di arte contemporanea di Capodimonte a Napoli e nella serie di mostre caratterizzate sempre da quel “raffinato anonimato”, giustificato dal non volersi mai sovrapporre con le proprie tracce alle opere o agli spazi che le ospitavano: Spoleto per “Sculture nella città” e per Leoncillo; Palazzo Venezia (Roma), Palazzo Grassi (Venezia), Musei Vaticani e Villa Medici (Roma) per Marino Marini; Case Di Stefano (Gibellina) per Carla Accardi; Sacro Cuore (Parigi) e Villa d’Este (Tivoli) per Pericle Fazzini; Palazzo delle Esposizioni (Roma) per Alberto Burri; Museo di Castelvecchio (Verona) per Carlo Guarienti.
Un caso a parte sono le mostre di Matera, iniziate nel 1978 con Pietro Consagra e stabilizzatesi nel 1987, annualmente, con Fausto Melotti. Organizzate dal Circolo La Scaletta e curate da Giuseppe Appella, il cui sodalizio con Zanmatti risale agli anni di Gibellina, si sono rivelate un connubio vincente, espresso poi anche in altre sedi, in Italia e all’estero.
A Matera, la professionalità e la passione che Zanmatti ha dedicato al felice connubio tra l’arte contemporanea e la suggestiva drammaticità dei Sassi ha vinto perplessità e timori dei primi tempi e si è manifestato, col passare degli anni, come un valore aggiunto da offrire alla stessa città e ai sempre più numerosi visitatori che hanno scoperto quanto sia stato importante lo scenario di Madonna delle Virtù e di San Nicola per la lettura delle opere di Melotti, Cambellotti, Andreotti, Andrea Cascella, Milani, Kolibal, Negri, Leoncillo, Mascherini, Hare, Matta (che volle “firmare” l’esposizione stessa come opera d’arte), Consagra, Arturo Martini, Lassaw, Viani, Mirko e Dino Basaldella, Raphaël, Mattiacci, Lorenzetti, Anselmo, Icaro, Nagasawa, Spagnulo, Uncini, Zorio, Bourgeois, Cornell, Nakian, Pavia, Fisher, Chavigner, Gilioli, Hiquily, Lardera, Merkado, Naraha, Penalba, Signori, Cerone, Habicher, Giuliani, Azuma, fino a Somaini, del 2011.
In occasione della mostra Alberto Zanmatti e i compagni di strada, con la quale il MUSMA e LA SCALETTA vogliono festeggiare l’ottantesimo compleanno dell’architetto, verrà pubblicato, dalle Edizioni della Cometa, un volume che sintetizza, attraverso un intervista di Giuseppe Appella, tutti questi anni di lavoro e di passione per l’arte.
***
Alberto Zanmatti è nato a Roma il 2 luglio 1932. Si è laureato all’Università di Firenze ed è iscritto all’Ordine degli Architetti di Roma dal 1965. Ha insegnato “Allestimenti” all’Università La Sapienza, Falcoltà di Architettura di Valle Giulia, Roma.
La sua attività può essere così sintetizzata; Anni Sessanta: 1962: "Scultura nella città" per il Festival di Spoleto (PG) e casa di Afro a Roma ; 1964: realizzazione della “Spoletosphere” con Buckminster Fuller e Shoji Sadeo; con Isamu Noguchiper la scultura modulare di Spoleto (PG); 1966: Mostra di Leoncillo al “Festival dei Due Mondi”, Spoleto; 1968: 14° Triennale di Milano, Isola pedonale nel centro di Pavia. Anni Settanta: 1974: "Teatro continuo" di Burri per la Triennale di Milano; 1976 – 80: Meeting di Consagra a Gibellina. Anni Ottanta: 1980: Incontro Beuys – Burri alla Rocca Paolina, Perugia; Intervento nella città, con Lewitt, Buren, Paolini, ecc., Spoleto; 1981: Progetto del Museo Burri, Palazzo Albizzini, Città di Castello (PG); 1983: Mostra di Marino Marini in Palazzo Venezia, Roma e in Palazzo Grassi, Venezia; 1983: Mostra per il V° Centenario di Raffaello, Città di Castello (PG); 1985: il Grande Cretto di Burri a Gibellina; 1987: Con Burri per il progetto “Essiccatoi del tabacco”, Città di Castello (PG) ; 1987: Con Fausto Melotti iniziano le "Grandi Mostre nei Sassi di Matera", chiese rupestri di Madonna delle Virtù e San Nicola dei Greci. Le mostre sono ancora in corso. Anni Novanta: 1990: la Pinacoteca nel Palazzo Vasariano, Città di Castello (PG); la Pinacoteca nel Palazzo Vasariano, Città di Castello (PG); Mostra di Carla Accardi a Gibellina (TP); la sala Marino Marini nei Musei Vaticani, Roma;1991: Marino Marini all’Accademia di Francia, Roma; “Ville Vesuviane, i giardini”, Villa Campolieto, Teatro Scultura di Alberto Burri; 1992: riceve il Premio INARCH per l’architettura 1991-1992; "La Fonte dei Passeri" di Spalletti a Valencia; con Burri e Beuys alla Rocca Paolina di Perugia; 1994: Mostra di Pericle Fazzini, Parigi; 1996: Mostra antologica di Alberto Burri, Palazzo delle Esposizioni, Roma; Allestimento ala del Museo di arte contemporanea di Capodimonte, Napoli; 1997: Mostra di Arnoldo Ciarrocchi, Chiesa di S. Agostino, Civitanova Marche (MC); Mostra di Raffaele Spizzico, Castello Svevo, Bari; Mostra “Città Natura”, Palazzo delle Esposizioni, Roma; 1999: "Minimalia" al P. S. 1 (Moma), New York; Mostra “Paolo VI” una luce per l’arte, Braccio di Carlo Magno, Città del Vaticano e Trieste. Dal Duemila: 2005: Mostra di Pericle Fazzini a Villa d’Este, Tivoli ; 2005: Mostra di Tito, Complesso del Vittoriano, Roma; 2006: MUSMA. Museo della Scultura Contemporanea.Matera; 2006 – 2009: le mostre al Museo Fazzini, Assisi; 2010: Mostra di Carlo Guarienti, Museo di Castelvecchio, Verona.