Arte della contraffazione dell’arte
La scoperta di un falso inedito di Alceo Dossena (1878-1937) è l’occasione di questa iniziativa: una Madonna col Bambino, scultura in legno policromato, h. cm. 170, con la firma, apocrifa, del Vecchietta.
Comunicato stampa
AREZZO – La scoperta di un falso inedito di Alceo Dossena (1878-1937) è l’occasione di questa iniziativa: una Madonna col Bambino, scultura in legno policromato, h. cm. 170, con la firma, apocrifa, del Vecchietta.
Di un falso con queste caratteristiche – ma creduto in terracotta- si erano perse le tracce dagli anni Venti del Novecento, quando Dossena ed altri falsari toscani furono protagonisti di un celebre scandalo, che coinvolse collezionisti d'oltreoceano. A fine anni ’20, Dossena realizzò un altorilievo che passò come capolavoro di Donatello e fu venduto alla cifra (allora strabiliante)di 3 milioni di lire, salvo scatenare uno scandalo quando rivendicò la scultura come opera sua.
Si è pensato così di raccogliere, attorno a questa scultura suggestiva, una serie di copie, opere in stile e veri e propri falsi: tra questi, celeberrime, le tre teste lapidee attribuite per un periodo ad Amedeo Modigliani, centro di una colossale burla architettata a Livorno negli anni Ottanta, da tre studenti.
La mostra è articolata in tre successive iniziative espositive, rispettivamente: dal 13 luglio al 4 novembre 2012; dal 9 novembre 2012 al 10 marzo 2013; dal 17 marzo al 9 giugno 2013, nel corso delle quali saranno presentati alcuni tra i più interessanti casi di contraffazione.
Le opere, esposte nella cornice medievale del Museo Statale di Palazzo Taglieschi di Anghiari, nella misura di 15 per ciascuna tranche, sono affiancate da documentazione inedita e da referti diagnostici, si avvicenderanno sviluppando i vari aspetti del tema.
Durante l'intero periodo si terranno giornate di studio, i cui risultati, al termine, confluiranno in un volume di Atti; il calendario dettagliato e definitivo sarà disponibile da settembre sul sito della Soprintendenza http://www.sbappsae-ar.beniculturali.it.
Prima tranche, 13 luglio - 4 novembre 2012: all'opera di Dossena, che sarà messa in relazione con un'altra statua lignea quattrocentesca, questa autentica, la mirabile Madonna di Jacopo della Quercia delle collezioni del Museo Taglieschi, saranno affiancate, tra le altre, le opere seguenti:
− le 3 “teste” in pietra già attribuite a Modigliani, al centro della celeberrima vicenda, di proprietà del Comune di Livorno, con la documentazione dell'epoca;
− 3 disegni (inediti) di Umberto Giunti (1886-1970, il celebre “falsario in calcinaccio”): 2 Madonne col Bambino e un foglio con diversi soggetti dall'antico di collezione privata.
Mentre una delle salette al piano terreno ospita per tutta la durata dell'iniziativa la “bottega del falsario”: un ambiente dove sarà possibile osservare le varie fasi della preparazione di un falso, a partire dal caso “classico” di un dipinto su tela (preparazione; stesura del colore; invecchiamento).
L’iniziativa ripercorre episodi singolari e talvolta irrisolti legati al mondo della contraffazione nei suoi aspetti, spesso di difficile individuazione: copia, riproduzione in stile, falso di imitazione e di interpretazione, con le sue vicende umane e le sue eccellenze tecniche.