Tre eventi speciali del CeSac
Tre eventi speciali del CeSac nell’ambito delle due mostre in corso al Filatoio di Caraglio, “À travers la montagne” e “Mente locale. Nuovi committenti per una mostra”.
Comunicato stampa
Domenica 15 luglio il CeSac (Centro sperimentale per le arti contemporanee) dell’Associazione culturale Marcovaldo organizza tre eventi speciali nell’ ambito delle due mostre in corso al Filatoio di Caraglio, “À travers la montagne” e “Mente locale. Nuovi committenti per una mostra”. Alle ore 7, con partenza da Pian del Re, l’artista altoatesino Hannes Egger invita il pubblico a condividere un’escursione sulla Punta Venezia della catena del Monviso per inaugurare il Padiglione d’arte più alto d’Italia. Alle ore 15, al Filatoio, sarà invece presentata la scultura degli artisti Alis/Filliol ottenuta dalla trasformazione di un’opera di Andrea Caretto e Raffaella Spagna esposta nella mostra “À travers la montagne”. Alle ore 16.30, infine, riaprono le porte dell’ex Albergo Oriente di Caraglio con l’installazione “Passaggi a Oriente” dell’artista Enrico Tealdi.
Tutti gli eventi sono a cura di a.titolo e sono stati concepiti nell’ambito del programma Alcotra 2007-2013 “Insieme oltre i confini” - VIAPAC (Via per l’arte contemporanea), progetto di cooperazione transfrontaliera Italia-Francia promosso da Regione Piemonte, Associazione culturale Marcovaldo, Conséil général des Alpes de Haute-Provence e Réserve Gèologique des Alpes de Haute-Provence.
Le mostre al Filatoio di Caraglio resteranno aperte al pubblico fino al 16 settembre, dal giovedì al sabato dalle ore 14.30 alle 19, la domenica e i festivi dalle ore 10 alle 19. Il progetto speciale “Passaggi a Oriente” sarà visitabile solo su prenotazione, telefonando allo 0171/618260 o al numero verde della Regione Piemonte 800329329.
Presentazione di una nuova scultura al Filatoio di Caraglio
Alle ore 15, al Filatoio, sarà inaugurata l’opera Alieno realizzata da Alis/Filliol (Andrea Respino e Davide Gennarino) con il materiale che costituiva la scultura MNC02AM di Andrea Caretto e Raffaella Spagna (Gypsum > Plaster - Prove di trasformazione_forma 02, 2012), ricavata da un blocco di gesso minerale raccolto nella cava di Moncucco Torinese. Dopo essere stato “calcato” in gomma siliconica, il blocco è stato cotto e macinato a mano dagli artisti, che con la polvere ottenuta (scagliola), hanno realizzato una scultura destinata a sua volta a essere distrutta, cotta e macinata: la caratteristica di reversibilità del gesso permette infatti di riottenere una massa di scagliola pronta per una nuova messa in forma. Questo materiale è stato quindi consegnato ad Alis/Filliol affidando loro il compito di creare una nuova scultura a partire dalla stessa quantità di scagliola. La scultura Alieno costituisce uno stato transitorio di questa materia; anch’essa, al termine dell’esposizione, sarà distrutta, ritrasformata e affidata a un altro artista. Nei vari passaggi la materia originale permane pur trasformando la sua forma e alcune caratteristiche fisiche quali volume, peso e consistenza. Delle sculture realizzate e distrutte rimarrà in seguito solo la traccia fotografica.
Riapertura straordinaria di “Passaggi a Oriente” all’ex Albergo Oriente
Dalle ore 16.30 alle 19, nella suggestiva cornice delle stanze dell’ex Albergo Oriente, nel centro di Caraglio, Enrico Tealdi ha allestito, grazie all’ospitalità della proprietaria, Dina Abele, una collezione di oltre quaranta opere che esplorano la memoria e la quotidianità di questi spazi, evocando le tracce minime, reali o immaginarie, dei tanti che vi hanno soggiornato sulle rotte degli affari e degli affetti, dall’anno di apertura, nel 1929, sino ai primi anni di questo secolo. In otto stanze ormai inutilizzate ma rimaste intatte negli anni e in altri ambienti collettivi dell’albergo, riallestiti per l’occasione, che ancora conservano un sapore e un fascino d’antan, l’artista ha distribuito raffinate composizioni di dipinti e carte di piccole dimensioni, con il proposito di indagare, sulla esile linea di confine tra ricordo e dimenticanza, il fondo opaco dei racconti sottotraccia disseminati negli spazi tra gli oggetti accumulati nel tempo, fra le suppellettili e i mobili disposti per ospitare persone di passaggio.
In occasione dei due eventi saranno presenti gli artisti e le curatrici di a.titolo.
Inaugurazione del Padiglione d’arte più alto d’Italia sulla Punta Venezia
Contemporaneamente, sulla Punta Venezia della catena del Monviso, sarà inaugurato il “Padiglione Alpino” di Hannes Egger, nell’ambito del progetto Punta Venezia in mostra al Filatoio. Domenica 15 luglio la Punta Venezia sarà raggiunta dall’artista con l’intento di istituire una connessione tra la città lagunare e il bivacco che su questa vetta funge da rifugio alpino, ricavato da una piccola architettura militare grazie alle cure del CAI di Cavour. Il progetto è un ideale padiglione satellite della prossima Biennale di Architettura di Venezia, un padiglione transnazionale aperto a tutti: scalatori, artisti, pubblico e a coloro che vorranno lasciarvi una traccia. L’escursione è aperta al pubblico con partenza da Pian del Re (1.270 m) alle ore 7.00 di mattina. Verso le ore 8.30 si raggiungerà il rifugio Giacoletti (2.020 m) e da lì, in un’ora e mezza, si raggiungeranno il bivacco (3.080 m) e Punta Venezia (3.095 m) dove sarà allestito e inaugurato il Padiglione alpino.
La discesa sarà dal Lago Superiore per circa 2.30 ore. La difficoltà della salita è modesta per buoni camminatori con resistenza ed esperienza di montagna. Nel canalone del Colour del Porco il passaggio è con scalini e corde fisse. Il gruppo sarà accompagnato dall’ex-presidente del CAI di Cavour, Carlo Biei e dal segretario del CAI di Cavour, Giancarlo Menotti.