Willi Baumeister – (1889-1955). Dipinti e disegni
La mostra raccoglie circa ottanta opere tra dipinti e disegni, provenienti dal Kunstmuseum Stuttgart e dalla collezione della figlia dell’artista, Felicita Baumeister.
Comunicato stampa
La mostra raccoglie circa ottanta opere tra dipinti e disegni, provenienti dal Kunstmuseum Stuttgart e dalla collezione della figlia dell’artista, Felicita Baumeister.
Sono datate dal 1913 al 1955, anno della morte dell’artista, e offrono quindi una panoramica completa della produzione artistica di Baumeister.
I disegni – tanto numerosi quanto i dipinti nonostante molti siano stati distrutti dall’artista stesso – vanno considerati come opere a se stanti, e solo in rari casi come strumenti preparatori.
Il percorso artistico di Willi Baumeister verso un totale abbandono della figurazione è in gran parte rappresentativo dell’evoluzione della pittura astratta in Germania e nel resto dell’Europa.
Fin dalle prime opere, principalmente quadri-parete e collages non figurativi sul tema dell’uomo e della macchina, traspare un desiderio di astrazione e di ricerca dell’autonomia di forma e colore che accompagnerà tutta la sua attività artistica.
Baumeister porta avanti un’indagine del tutto personale tra forma, colore e superficie a discapito del Naturalismo e dell’Espressionismo in voga in Germania nei primi decenni del novecento. Si nota in questa tendenza l’influenza esercitata da Oskar Schlemmer, Oskar Kokoschka e Alfred Loos, il primo conosciuto alle lezioni di Adolf Hölzel, gli altri durante un viaggio a Vienna.
La sua ricerca è rivolta alle forme geometriche fondamentali – rettangoli, triangoli e cerchi – combinate in strutture a rilievo che rinforza con contrasti di colore e con l’impiego di materiali quali cartone, compensato e lamiere di metallo che ne rendono evidente l’affinità al cubismo e al purismo di Le Corbusier, conosciuto a Parigi nel 1924 assieme a Fernard Léger.
Questa fase creativa è perfettamente rappresentata in mostra da opere come “Figura inclinata” e “Testa”, entrambe del 1920, nelle quali elementi orizzontali, verticali e diagonali, rotondi e spigolosi, si combinano per creare forme umane ideali.