Trame di moda
Grazie a un allestimento di grande impatto, abiti d’eccezione e documenti (fotografie, schizzi, video-interviste ad attori e costumisti realizzate per questa esposizione, ma anche filmati d’epoca) l’esposizione offre la possibilità di parlare in sinergia con una realtà produttiva e culturale davvero unica.
Comunicato stampa
Angelina Jolie seduttrice in satin per The Tourist; Gwyneth Paltrow fidanzata fedele e raffinata negli abiti a corolla di Il Talento di Mr. Ripley; Katherine Hepburn in Tempo d’ estate, da donna sola ad amante passionale in una progressione addirittura fisica, materica del proprio guardaroba; Helena Bonham Carter femme fatale nei velluti dévoré di Fortuny per Le ali dell’amore; Silvana Mangano immaginifica e distante sia avviluppata nei lini di Morte a Venezia sia scoperta, esposta nei calzoncini esplosivi di Mambo; Florinda Bolkan gamine inconsapevole ed esiziale nelle mises essenziali di Anonimo Veneziano; Stefania Sandrelli protagonista di un’educazione trasgressiva anche nella scelta dei vestiti; Donald Sutherland e la bambola meccanica, il genere e il suo doppio, maschio e femmina, vero e falso, simboli di un Settecento che non è solo trasgressione ma ricerca di assoluto e che infatti e ancora influenza la moda. E poi la magia degli abiti del red carpet, la rappresentazione della donna che diventa attrice e che si offre agli sguardi dell’altro, il pubblico.
Venezia, città d’ acqua e città di donne per eccellenza.
Grazie a un allestimento di grande impatto, abiti d’eccezione e documenti (fotografie, schizzi, video-interviste ad attori e costumisti realizzate per questa esposizione, ma anche filmati d’epoca) l’esposizione offre la possibilità di parlare in sinergia con una realtà produttiva e culturale davvero unica.
Palazzo Mocenigo
Centro Studi di Storia del Tessuto e del Costume
Dimora gentilizia a San Stae, conserva preziosi arredi, dipinti settecenteschi ed
espone una selezione di pezzi rari di particolare pregio.
Nel 1945 il palazzo Mocenigo, con l’archivio e parte degli arredi, fu donato per
disposizione testamentaria al Comune di Venezia da Alvise Nicolò, ultimo
discendente della nobile famiglia veneziana, affinché venisse utilizzato “per
Galleria d’Arte, a completamento del Museo Correr“.
Nel 1985, dopo consistenti interventi di restauro, l’appartamento Mocenigo
venne aperto al pubblico come museo, senza peraltro perdere il fascino e
l’atmosfera della casa vissuta.
Nello stesso anno venne istituito a palazzo Mocenigo il Centro Studi di Storia
del Tessuto e del Costume con ricche e articolate raccolte, provenienti da
diverse collezioni. Di esse, il museo espone una selezione di pezzi rari – tessuti
e costumi, tra cui originali e sfarzosi abiti del Settecento - di particolare pregio.
Il Museo offre inoltre agli studiosi una notevole biblioteca specializzata nel
settore.