Pronti via
Inaugura uno spazio che si propone di diventare laboratorio dinamico di proposte legate alle arti visive, ma non solo, in un centro “periferico”: Ceglie Messapica.
Comunicato stampa
GARAGE 21 ARTE CONTEMPORANEA è uno spazio che si propone di diventare laboratorio dinamico di proposte legate alle arti visive, ma non solo, in un centro “periferico”: Ceglie Messapica.
Per la mostra collettiva inaugurale si è partiti guardando a tre distinte realtà, tutte legate alla territorialità del meridione, coinvolgendo un maestro ormai storicizzato come Vittorio Balsebre (Candela, 1916), che in Puglia è giunto negli anni Sessanta e qui ha deciso di vivere; un artista che da questa terra è invece partito per confrontarsi con altre sollecitazioni, Davide Pepe (Ceglie Messapica, 1970) e un collettivo giovane che vive vicino a noi, in Calabria, proiettato su realtà differenti, anche sotto il profilo operativo: il movimento M.I.L.C., qui presentato da un testo critico di Serena Carbone.
Durante l’inaugurazione vi sarà una performance musicale del “Coro dei clarinetti” diretto dal Maestro Antonio Bagnato e un aperitivo con vini delle Cantine Soloperto (Manduria).
«Scruta, strappa, accatasta. E poi incolla, squarcia e assembla il tutto in una dimensione contenuta: un foglio di carta bianca da saturare e su cui registrare un’immagine e, perché no?, una considerazione personale, quasi un diario. Vittorio Balsebre – scrive Lorenzo Madaro – d’altronde del prelievo di un’immagine e delle materie eteroclite ha fatto la sua cifra identificativa, secondo attitudini dettate talvolta dal caso, o da osservazioni ravvicinate dell’arte della sua epoca […]. Per GARAGE 21 abbiamo pensato di proporre una serie di opere della produzione recente che ben evidenziano il suo raggio d’azione, con alcuni “inserti” di altre epoche che rivendicano coerenza con un percorso.
Il corto che Davide Pepe ha riservato per questa mostra d’apertura è anch’esso, in qualche maniera, un collage. In questo caso di visioni tra realtà e surrealtà, sempre sul solco di un racconto autobiografico. Parte del sonoro ricostruisce il timbro dei filmini amatoriali d’antan per poi proporre un susseguirsi di visioni di foglie e riverberi dei raggi solari. Neri, tracce indefinite. Cieli anonimi. Ed ancora visioni sovrapposte, fotogrammi spezzati da luci e particolari di ombre, oggetti e una mano che muovendosi scandisce l’arrivo di un uomo che guarda l’osservatore attraverso una protesi dello sguardo riflessivo, una macchina fotografica».
Scrive Serena Carbone sul movimento MILC: «Michele Tarzia (Vibo Valentia, 1985) e Vincenzo Vecchio (Vizzini (Ct), 1984), sono due filmakers che si occupano di cinema e arti visive. Nella loro ricerca sul cinema indipendente hanno creato nel 2011 il M.I.L.C., oggi movimentoMILC. Nello stesso anno realizzano una serie di video incentrando la risoluzione formale sulla figura umana, permettendo comunque allo sguardo di roteare a 360° su ciò che lo circonda […]. Nel 2012 vincono il concorso per le migliori sceneggiature di artisti under 35 indetto dal Mibac- Direzione generale per il cinema. Immagini di frontiera sono le immagini che attraggono l'attenzione di M.I.L.C. e sulle quali i due filmakers lavorano e ricercano, addentrandosi negli archivi storici come in quelli della mente, per scoprire dinamiche nascoste che la parola o un suono rinnovano alla luce del movimento».