Consiglio delle Pareti – Debora Barnaba
“Consiglio delle Pareti” è il particolare titolo voluto per gli incontri tra musica, arte ed enogastronomia che dalla scorsa primavera vengono regolarmente organizzati dallo scrittore e musicista Tibe e dal suo collettivo “the house of love” presso le stanze del cocktail bar “Al Praticello” e nell’attiguo ristorante “Vecchia Capronno”.
Comunicato stampa
THE HOUSE OF LOVE
presenta
07.09.12
“CONSIGLIO DELLE PARETI”
DEBORA BARNABA
in mostra
HIKOBUSHA
in concerto
Nuovo appuntamento con il “Consiglio delle Pareti” nel suggestivo Borgo di Capronno d’Angera sul Lago Maggiore.
“Consiglio delle Pareti” è il particolare titolo voluto per gli incontri tra musica, arte ed enogastronomia che dalla scorsa primavera vengono regolarmente organizzati dallo scrittore e musicista Tibe e dal suo collettivo “the house of love” presso le stanze del cocktail bar “Al Praticello” e nell’attiguo ristorante “Vecchia Capronno”.
“Qui… dove le pareti raccontano di memorie smarrite”
sono attesi per la serata di Venerdì 7 Settembre Debora Barnaba con la sua mostra personale e la band degli Hikobusha in concerto.
Giovane, ma già affermata fotografa ed artista, Debora si muove sul confine tra visibile e invisibile con un occhio sottile in grado di cogliere ciò che abitualmente passa inosservato. Autrice e al contempo soggetto delle opere che proporrà al pubblico del Consiglio delle Pareti, la controversa artista varesina ha già a lungo fatto parlare di sé proprio per la sua spontanea attitudine a liberarsi da ogni barriera e canalizzare il proprio flusso creativo utilizzando il corpo in modo estremamente naturale. Di lei si sono ampiamente interessate importanti testate giornalistiche come “Il fotografo” che a questo suo intenso modo di porsi dietro e davanti l’obiettivo ha dedicato addirittura una copertina e una conseguente “cover story”, ma anche committenti da vari mondi non necessariamente paralleli fra loro come moda, musica e architettura. Attiva anche come docente, ha collaborato altresì con Oliviero Toscani per il libro “Santo Spirito”. Del 2011 invece la pubblicazione “Visioni del vuoto: Varese” edito da Arterigere, opera nella quale Debora appoggia il suo sguardo negli angoli della “Città Giardino” più sospesi nel vuoto e più estranianti e contraddittori.
Gli Hikobusha amano definirsi “un gruppo musicale di scimmie con la cravatta che di certo vi amano, ma non per questo si sentono in dovere di volervi bene. Un gruppo che conosce tutti i vostri difetti ma non per questo ritiene di dovervi giudicare”. Una band di rari bastian contrari intelligenti che, come Debora Barnaba fa in fotografia, sa parlare attraverso la propria musica di cose che spesso la gente non vede, non sente, ma subisce costantemente.
Hikobusha è la storpiatura di una parola giapponese (hibakusha), che ricorre nei libri di “Kenzaburo Öe” ed è stata coniata nel secondo dopoguerra per riferirsi ai superstiti del disastro di Hiroshima e Nagasaki, significa infatti pressappoco “sopravvissuto”. Dalle rovine del dopobomba orientale alla provincia industriale lombarda il passo è quindi meno lungo di quanto si pensi… Hikobusha canta in italiano e cerca di sfuggire dall'etichetta electro-rock-wave che i distratti gli appiccicano e dal 2005 a oggi ha pubblicato due Lp, due Ep e un album di remix. In occasione di questa apparizione al “Consiglio delle Pareti” Hikobusha presenterà la sua ultima fatica discografica "Discoregime".