Antonio Vecchio – Fabbriche
Con Fabbriche si mette in scena l’Informale come evocazione dell’insito processo creativo quanto personale dell’artista.
Comunicato stampa
Con Fabbriche si mette in scena l’Informale come evocazione dell’insito processo creativo quanto personale dell’artista. La serie di dipinti, stilisticamente orientati all’Espressionismo Astratto, mostra stratificazioni su tela, consistenti in campiture più o meno omogenee, variando dall’uso del pigmento naturale a quello delle vernici sintetiche, passando per il colore ad olio. Ogni livello materico-pittorico tende ad annullare la composizione sottostante, alla perenne ricerca di un nuovo equilibrio, cromatico e formale. Non esiste una figurazione definita in sé: forma e sostanza diventano vittime di tensioni interrotte, implicitamente sospese verso l’annullamento. Eppure ciò che appare incompiuto è già ultimato, accentuando il senso estetico proprio nell’espressione concreta di un’ in-finitezza creativa.
La modernità ha inseguito a lungo la “macchina”, apogeo economico-sociale del contemporaneo, ma l’agognato progresso si è perso nell’apocalittico scenario di un’asettica era post-moderna. La visceralità tematica ed esistenziale trova, in Antonio Vecchio, un’antitetica manifestazione nell’astrazione di “macchie ferrose unte di progresso e cemento”. Un simile approccio stilistico non indica una suggestione emozionale, ma la diretta testimonianza di un’inevitabile presa di coscienza: l’industria come potente sovrastruttura umana.
La tela ci catapulta in un paesaggio metafisicamente monolitico, che nelle sue stratificazioni, da una parte subisce il peso dell’attuale condizione umana, dall’altra sembra volerlo dissolvere nella frammentazione propria della Natura. Ecco allora la sostanza di un più duro sguardo sul mondo, critica ad una società che ha smarrito la sua civiltà nell’alienazione di sinistri totem.
Rossella Della Vecchia
Antonio Vecchio, (Maggio 1976) dopo aver conseguito il Diploma in Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Roma, ha frequentato il corso ordinario della Scuola dell’Arte della Medaglia dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato. Qui ha appreso e perfezionato le tecniche di modellazione e incisione diretta dei metalli.
Tra i diversi lavori di questa prima fase produttiva, vi è la realizzazione del modello ufficiale della medaglia per il Natale di Roma, in produzione dal 2007, e della medaglia Senatori Romani per il Senato della Repubblica Italiana. Seguono numerose realizzazioni di medaglie per diverse istituzioni, tra le quali l’Università La Sapienza di Roma, il Conservatorio di Santa Cecilia, la Comunità di Sant’Egidio e l’Ospedale Lazzaro Spallanzani. Inoltre alcune sue incisioni calcografiche sono state acquisite e pubblicate dall’ Istituto Poligrafico stesso.
Nel 2010 si specializza in Grafica d’Arte presso l’Accademia di Belle Arti di Roma. Dal 2011 collabora come disegnatore con “Frigidaire, Rivista popolare d’elite” e “Il Nuovo Male”.
Nel 2012 è cofondatore, insieme alla Galleria 291 Est, del progetto 150Noise dedicato all’incisione calcografica (www.150noise.com). Lo stesso anno entra nel Consiglio di Amministrazione dell’AIAM (Associazione Italiana Arte Medaglia).
Attualmente vive e lavora a Roma.