Pierluca Cetera – Porta in Faccia
S’inaugura nel vano della Porta Baresana il progetto artistico Tran-siti con l’intervento site-specific dell’artista Pierluca Cetera, “Porta in faccia”.
Comunicato stampa
Il 20 settembre s’inaugura nel vano della Porta Baresana il progetto artistico Tran-siti con l’intervento site-specific dell’artista Pierluca Cetera, “Porta in faccia”. L’evento, patrocinato dal Comune di Bitonto in occasione delle manifestazioni della Bitonto Estate 2012, è a cura dell’associazione culturale ArtSOB, di Lara Carbonara e Lucrezia Naglieri, in collaborazione con la Galleria barese Formaquattro.
Nel progetto Tran-siti, gli artisti conducono ad una messa in comune della percezione del paesaggio cittadino. Un passaggio stereotipico di un luogo viene cannibalizzato, rifiltrato, restituito sotto una nuova forma documentaria, fino a divenire oggetto di una mostra.
Il diario quotidiano che l’artista fa del viaggio urbano produce un triplice livello di percezione: lo sguardo dell’artista sulla città, lo sguardo dei passanti sull’installazione, lo sguardo dell’artista sulla città attraverso lo sguardo dei passanti. Non a caso, i lavori degli artisti si attualizzano in forma mobile e modificabile: l’allestimento all’interno dello spazio espositivo diventa un’accumulazione istantanea del significare. Il gioco della rappresentazione non spiega l’elemento transitorio, piuttosto serve a mettere in moto un meccanismo di percezione, allena lo sguardo alla molteplicità, si rende matrice di elenchi fluidi, ricognizioni flessibili ed aperte.
Il primo allestimento di Tran-siti è dedicato alla quotidianità distorta dell’ambiente domestico. “Porta in faccia” è il palcoscenico per il dispiegamento della perversione. Dietro la porta di un interno angusto, si raccontano storie ordinarie e si compiono gesti abituali. Sullo sfondo di un ambiente domestico, si consumano i rituali della quotidianità. La scena raffigura una madre che stira, un padre che veste il figlio, il bambino che si agita felice, mentre due personaggi giocano una comica con torta in faccia. Un’umanità che vive un’apparente normalità, mentre spinge verso l’oscenità, l’ambivalenza, l’indefinibilità.
Tutti i prodotti umani, sotto la lente d’ingrandimento, presentano difetti di fabbrica. La macchina del voyeurismo serve a dis-velare queste familiari indecenze, crudeltà addomesticate, perturbanti consuetudini.
Le icone mutilate di Pierluca Cetera, non sono sequenze organiche, ma caratteri variabili, non letture, ma narrazioni molteplici, non azioni, ma elenchi di intenzioni.
Le sagome di Cetera sono puzzle seriali che spiegano la vita dandone istruzioni per l’uso, fino a spingere l’osservatore a ripercorrere i propri gesti attraverso i gesti degli altri.
L’artista ammicca alla scultura con lo smalto del pop, suggerisce l’intimità dell’interno con un sapore iconocratico, ispira alla catarsi con una routine invischiata in tinte thriller.
"Di quello che succede dietro le pesanti porte degli appartamenti, spesso se non sempre si avvertono solo quegli echi esplosi, quei brani, quei brandelli, quegli schizzi, quegli abbozzi, quegl'incidenti o accidenti..gli embrioni di vita comunitaria che sempre si fermano sul pianerottolo."(Georges Perec)