Dario Costa – Vertumno
Con Vertumno, Dario Costa apre riflessioni sulle tematiche del tempo e del movimento, rieditando alcuni ritratti di Francis Bacon degli anni Sessanta e Settanta, con uno slittamento mediale dalla pittura al collage, realizzato a partire dai ritagli di poster in stampa lenticolare.
Comunicato stampa
Ad inaugurare la programmazione dello spazio, è il suo stesso fondatore, con la presentazione degli ultimi sviluppi della sua ricerca sulla rielaborazione, con materiali eterodossi, dell’iconografia delle grandi opere dell’arte modernista.
Con Vertumno, Dario Costa apre riflessioni sulle tematiche del tempo e del movimento, rieditando alcuni ritratti di Francis Bacon degli anni Sessanta e Settanta, con uno slittamento mediale dalla pittura al collage, realizzato a partire dai ritagli di poster in stampa lenticolare. La perizia tecnica che da sempre caratterizza il suo lavoro eleva così il kitsch, iconografico e materico, portando la riflessione sul campo ipercontemporaneo della post-produzione. Semionauta entusiasta attinge senza pregiudizio dai campi della cultura alta e bassa, dando vita ad un mash-up in cui segni, significati e iconografie rubate a luoghi e tempi diversi, si ricompongono nello spazio espositivo per creare una nuova personalissima narrativa.
Dario Costa (Sassari, 1977) vive e lavora a Sassari e Milano. Tra le sue mostre più recenti ricordiamo la personale Cute! a cura di Antonella Camarda (2011) e Turn (your) Back (on), bipersonale con Alessandro Gioiello a cura di Nadia Stepanova, entrambe alla galleria Glance di Torino. Nel 2011 ha partecipato alle collettive Thickness, a cura di Laura Iasiello (Nothing Else Contemporary Art - Napoli) e Andata e ritorno, a cura della Fondazione Bartoli-Felter (FARM Cultural Park, Favara - AG).