Alfonso Muzio – Le sculture
Tra i lavori intagliati nel legno o fusi nel bronzo servendosi dell’antico metodo della “cera persa”, frutto di 40 anni di ricerca personale, le nove “Muse”, Clio, Talia, Erato, Euterpe, Polimnia, Calliope, Tersicore, Urania e Melpomene.
Comunicato stampa
Tra i lavori intagliati nel legno o fusi nel bronzo servendosi dell’antico metodo della “cera persa”, frutto di 40 anni di ricerca personale, le nove “Muse”, Clio, Talia, Erato, Euterpe, Polimnia, Calliope, Tersicore, Urania e Melpomene.
Dopo un viaggio in Sardegna a fine anni ’60, ammaliato dai sassi scavati dal vento e dai tronchi contorti abbandonati sulla spiaggia dalle maree, Alfonso Muzio iniziò a scolpire il legno. E dall’ulivo, dal castagno e dal tiglio nacquero le sue sculture: animali, pietà, crocifissioni, soprattutto forme astratte che, pur rifacendosi ai grandi quali Constantin Brancusi, Henry Moore, Umberto Milani, sanno essere originali ed uniche.
Alfonso Muzio Classe 1924 e dottore in farmacia dal 1950, per anni ha esercitato la professione a Parabiago. L’arte è sempre stata tra i suoi interessi: negli anni ’50 scrive poesie (partecipando a un concorso con Andrea Zanzotto) ed è anche pittore, prima figurativo e poi astratto. Dal 2000 la sua scultura “Salto”, raffigurante un cavallo, è il trofeo che va al fantino vincitore della “Provaccia” nell’ambito del Palio di Legnano. Muzio esce definitivamente allo scoperto solo nel 2003, con la prima mostra all’Ex convento delle Suore Clarisse di Chiavari (Ge).
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