Zlatko Kopljar
In mostra gli ultimi video della serie “K”, a cui l’artista si dedica dal 1997. Acronimo di Konstrukcija, costruzioni in croato, il titolo presenta la complessità del lavoro dell’artista: in ogni costruzione Kopljar performa un gesto simbolico possente, non immediatamente decodificabile.
Comunicato stampa
La Galleria Suzy Shammah presenta la prima personale dell'artista croato Zlatko Kopljar (1962).
In mostra gli ultimi video della serie "K", a cui l'artista si dedica dal 1997. Acronimo di Konstrukcija, costruzioni in croato, il titolo presenta la complessità del lavoro dell’artista: in ogni costruzione Kopljar performa un gesto simbolico possente, non immediatamente decodificabile.
In K15, K16, K17, come nella maggior parte dei suoi video, la performance è muta. La telecamera si concentra su Kopljar, vestito di un abito luminescente che si muove in una fotografia fortemente contrastata. L’artista è investito da una luce intensa che trasmuta l'abito bianco in una superficie astratta mentre l’azione suscita nello spettatore un’ immediata risposta emotiva.
I suoi lavori sono gesti artistici che si condensano come monumenti con un'azione espressiva al loro centro, creando molteplici richiami alle arti visive e, contemporaneamente, alla storia dell’umanità. Kopljar inscena atti di meditazione e commemorazione, come per esempio la famosa "genuflessione di Varsavia" del dicembre 1970, quando Willy Brandt, con sorprendente umiltà, cadde spontaneamente in ginocchio davanti al memoriale degli eroi della rivolta del ghetto ebraico. Si costruisce una discussione sui valori in cui l'artista assume una funzione centrale chiara e forte, in una visione quasi religiosa, un messaggio di luce.
Zlatko Kopljar (Bosnia-Erzegovina, 1962) vive a Zagabria.
Principali mostre personali: 2012 Galerie Isabella Czarnowska, Berlino; 2011 Studiju Golo Brdo, Rovinjsko Selo (Croazia); 2010 K13, Oratorio di san Lodovico, Venezia; Iz serije "K", MSUV, Novi Sad (Serbia) / MSU, Zagabria; 2008 Galeria Marilia Razuk, São Paulo; 2005 MMSU, Rijeka (Croazia) / MSU, Zagabria; 2003 The Kitchen, New York; 1999 Muzej Umjetnina, Slavonski Brod (Croazia); 1996 Galerija Metelkova, Lubiana / Open space, Zagabria / Galerija Karas, Zagabria.
Principali mostre collettive: 2012 Abstraction - Modern and Contemporary, Klovicevi dvori, Zagabria; Mitleid Compassion, Minoritengalerie, Steirische Herbst, Graz (Austria); 2011 25 FPS - International festival of film and video, Zagabria; WIR SIND BETTLER, Stadtmuseum Graz, Graz (Austria); 2010 Luc Tuymans, A Vision of Central Europe - The Reality of The Lowest Rank, Bruge (Belgio); A pair Of Left Shoes, MSU, Zagabria; 2009 Political Speech is Suprematism: The Meštrović Pavilion, Slought Foundation, Philadelphia (USA); A Pair of Left Shoes, Kunstmuseum Bochum, Bochum (Germania); International festival of live art, Glasgow; 2008 MMSU Rijeka (Croazia); Bad Joke, Riga Art Space, Riga; Paso Doble, Multimedijalni kulturni centar, Split (Croazia); 2004 26th São Paulo Biennial, São Paulo; 1993 11th International Biennial of Small Sculpture, Murska Sobota (Slovenia); 1st International Biennial of Graphic, Maastricht (Paesi Bassi); 1992 Croatian Art Now, Zagabria.