Angioletta De Nitto – Big lie (or not)?
L’artista pugliese esplora in questa serie la dimensione identitaria e relazionale dell’Essere, adottando delle “biglie” di vetro, appartenenti da sempre all’immaginario comune, quali soggetti privilegiati dei lavori, in una sempre più attiva sperimentazione pittorica della tridimensionalità.
Comunicato stampa
L’artista pugliese esplora in questa serie la dimensione identitaria e relazionale dell’Essere, adottando delle “biglie” di vetro, appartenenti da sempre all’immaginario comune, quali soggetti privilegiati dei lavori, in una sempre più attiva sperimentazione pittorica della tridimensionalità. Moduli spaziali e simbolici diventano metafore di microcosmi esistenziali unici, dove il linguaggio formale della De Nitto interpreta il dato reale con delicata perizia tecnica, stemperando la componente iperrealista nel calore dei toni e della materia, nelle vibrazioni chiaroscurali, e nei cangianti baluginii percettivi, in un gioco di rimandi inesauribili che l’occhio dello spettatore accoglie progressivamente, intuendo la presenza di molteplici piani di esistenza.
Nella plurale e caleidoscopica esplorazione visiva del mondo, cosa avvertiamo, dunque, come reale? Quale deformazione dello spazio ci appare come verità?
In fondo, l’arte è una narrazione estetica e provocatoria dell’illusione del mondo in grado di ricreare costantemente e con ludica consapevolezza “big lie”, inganni percettivi, simulazioni formali soggette alla relatività di ogni punto di vista, nonché degli stessi meccanismi fisiologici della visione. Non a caso, il titolo della mostra “Big lie (or not)?, può condurre il lettore a un trompe l’oeil concettuale e percettivo, sfruttando con altrettanta ludica coscienza le interferenze tra diversi idiomi e registri linguistici.