Marco Pantaleoni – Across me
I dipinti di Marco Pantaleoni sembrano quasi dei palinsesti dove le immagini si creano attraverso la stratificazione di forme, segni e colori che emergono gradualmente, affiorando dalle profondità della tela così come i ricordi fanno nella mente. Un’interna geometria regola le composizioni.
Comunicato stampa
Studio7 Arte Contemporanea, Via Pennina 19, Rieti, inaugura sabato 13 ottobre 2012, alle ore 18.00, ACROSS ME, mostra personale di Marco Pantaleoni, a cura di Francesco Santaniello.
‘I dipinti di Marco Pantaleoni sembrano quasi dei palinsesti dove le immagini si creano attraverso la stratificazione di forme, segni e colori che emergono gradualmente, affiorando dalle profondità della tela così come i ricordi fanno nella mente. Un’interna geometria regola le composizioni. Un rigore strutturale, eredità della formazione da architetto dell’autore, controlla e bilancia le pennellate e ogni intervento – cromatico o formale che sia – anche il più libero e apparentemente casuale. Le classificazioni non si addicono a questo genere di pittura, nella quale l’astrazione viene negata dalla presenza di lettere alfabetiche o di codici visivi perfettamente intellegibili; allo stesso modo le istanze dell’informale sono sconfessate dalle immagini naturalisticamente riconoscibili. La pittura di Pantaleoni è un discorso cromatico basato sulle forme-colore e capace di comunicare con quella materia pensante e senziente che è l’uomo. Senza rimanere irretita dalla rappresentazione tout court la pittura di Pantaleoni è prima di tutto un’azione atta a dichiarare la propria autosufficienza semantica e concettuale. Per tale motivo i suoi lavori, nei quali ogni segno è significane e autoreferenziale, ci spingono a una comunicazione intersoggettiva che ha come interlocutori noi che guardiamo e il dipinto: il dipinto che è una realtà e non simulacro della realtà. Qual è lo scopo di questa comunicazione intersoggettiva? Facile rispondere: dare la possibilità di scoprire qualcosa in più su noi stessi, sul mondo che ci circonda e sul modo in cui percepiamo tutto ciò.’ (Francesco Santaniello)
Marco Pantaleoni nasce a Terni nel 1981. Si laurea in Architettura a Roma, presso l’Università degli studi Roma Tre. Collabora con studi di architettura a Roma, Perugia, Udine. In seguito intraprende l’attività di libero professionista nel settore della nuova progettazione, restauro ed innovazione tecnologica. Nel 2008 entra a far parte del team di progettazione presso lo studio Schneider-Schumacher di Francoforte sul Meno. In Germania ha modo di partecipare attivamente alla vita culturale e artistica tedesca, svolgendo un lavoro di ricerca a Berlino, Francoforte e Monaco. A Roma conosce l’artista Giorgio Celiberti, nasce una profonda amicizia. Frequenta da tempo il Maestro nel suo studio udinese, ricevendo continui stimoli creativi e motivazioni d’animo. Prosegue nella ricerca di nuove forme di espressione e le sue opere figurano in collezioni pubbliche e private. Principali mostre e premi recenti: (2012) Roma, Faycan, personale, Il mondo che vorrei; (2011) Terzo Premio XX Biennale d’Arte Friuli Venezia Giulia; Udine, Galleria Nuovo Spazio, Palazzo Manin, personale; Torino, Galleria Ariele; Rivodutri (Ri), Sala Consiliare, Centocinquanta, collettiva a cura di Francesco Santaniello e Barbara Pavan, promossa da Comune di Rivodutri, con il patrocinio di Provincia, CCIAA e Prefettura di Rieti, opere in catalogo; Milano, selezionato tra i finalisti del Premio Arte Contemporanea Il Segno 2011, Galleria Zamenhof, segnalato per la sezione Premio Jean Michel Basquiat per il miglior artista under 30; San Gemini (Tr), Parco della Fonte di San Gemini, Geminart_Artisti alla fonte, collettiva; Marsciano (Pg), selezionato tra i finalisti del premio MAG Marsciano Arte Giovani; Udine, vincitore del Premio Internazionale Arte Coseano 2011 (l’opera è entrata a far parte della collezione pubblica comunale e schedata al Centro Regionale di Catalogazione e Restauro di Villa Manin).