Mariella Ghirardani – Mariposa
Spaziotemporaneo è lieto di annunciare questa esposizione personale di Mariella Ghirardani con i suoi più recenti lavori, realizzati tra il 2011 ed il 2012.
Comunicato stampa
Spaziotemporaneo è lieto di annunciare questa esposizione personale di Mariella Ghirardani con i suoi più recenti lavori, realizzati tra il 2011 ed il 2012.
Farfalle, Dinosauro e Porta sono alcuni dei titoli delle opere in mostra: sculture in ferro che trovano posto a terra e a parete e che, tutte assieme, vivono e convivono le una accanto alle altre, le une “dentro” le altre, offrendosi nel loro essere creature dotate di identità propria ed al tempo stesso in grado di proporsi in gruppo e di aggregarsi ad altre simili. Nel caso specifico di Farfalle, gigantesche e vuote, tendono di delineare uno spazio che a sua volta è capace di espandersi, anche grazie all’ombra che naturalmente proiettano, sino a sfuggire ogni possibilità di controllo. Le dimensioni variano. Non c’è regola né ripetizione ma solamente sovradimensione tesa al raggiungimento di una condizione metafisica. L’idea, il concetto stesso di farfalla viene asciugato, ingigantito e potenziato. Nate da un gesto semplice, si portano appresso il sentimento del movimento che le ha generate, come se il tratto secco che ne delinea il corpo invece che sulla carta fosse stato tracciato in aria, o sull’acqua. Nel vuoto.
“Rendere l’idea dello spazio: è su questo che ho iniziato a lavorare; è questo il principale insegnamento che mi ha lasciato il Maestro Hidetoshi Nagasawa. Il fatto che lui mi abbia assegnato, da studentessa, come primissimo compito quello di disegnare l’acqua ha segnato profondamente il mio procedere. Nell’acqua c’è tutto: il movimento, la luce, la profondità, la vita. Nell’acqua ci sono le relazioni dello spazio, che tu devi saper captare tutte in una volta se vuoi rendere il suo senso. Cogliere l’acqua è come sfondare un muro. Quando capisci l’acqua capisci lo spazio. Sino a togliere tutto quanto il superfluo. Sino a rendere l’anima ineffabile, angelica delle farfalle”. (Mariella Ghiradani)
La mostra è accompagnata da un catalogo con uno scritto di Federico Sardella e fotografie di tutte le opere esposte realizzate da Annalisa Guidetti e Giovanni Ricci.