Il Corpo

Informazioni Evento

Luogo
CINEMA LUMIERE
Piazzetta Pasolini , Bologna, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
17/10/2012

ore 18.30

Patrocini

promossa da Fondazione Cineteca di Bologna, Comune di Bologna e Alma Mater Studiorum – Università di Bologna.

Curatori
Martina Agostini
Uffici stampa
CULTURALIA
Generi
arte contemporanea, collettiva

L’espressione del corpo diventa linguaggio universale puro, maturato sull’esistenza e sul sentimento. L’esplosione e l’implosione caratterizzano entrambi i percorsi di ricerca dei due artisti.

Comunicato stampa

La mostra di arte contemporanea “Il Corpo” presenta le opere e installazioni di Elysia Athanatos e Alexandros Yiorkadjis, giovani artisti ciprioti che vivono e lavorano a Bologna.

Curata da Martina Agostini e realizzata nell’ambito del festival Human Rights Nights, alla sua 12° edizione per la sezione Arte, è promossa da Fondazione Cineteca di Bologna, Comune di Bologna e Alma Mater Studiorum – Università di Bologna.

L’espressione del corpo diventa linguaggio universale puro, maturato sull’esistenza e sul sentimento. L’esplosione e l’implosione caratterizzano entrambi i percorsi di ricerca dei due artisti.

Elysia Athanatos

L’aspirazione è la ricerca di una comunicazione con sé stessa; una ricerca verso l’interno, verso l’essenza. L’interno astratto per concretizzare la chiarezza dell’essenza all’esterno.

“Il mio lavoro comincia con un’ emozione che domina la mia vita per quell’istante. E’ l’espressione di un mio bisogno di capire questa emozione fino in fondo e di farla diventare una cosa tattile per gli occhi. Prendere la sua forma astratta e sfuocata che vaga dentro di me, e metterla a fuoco di fronte a me, per poi affrontare la sua verità. Esiste in me l’immagine della sua essenza, ma è come fare una scultura con l’aria. E’ sfuggente ed è invisibile. Quindi, in un qualche modo, la devo far apparire ed essere presente.

Lavorando con i calchi mi dà un’intimità immediata. Mi mette in contatto con me stessa, toccando e sostenendolo mi fa sentire il confine del mio corpo. Mi fa vedere quello che può essere visto da fuori e che è più concreto di quello che sta succedendo dentro di me. Queste immagini vengono poi usate e manipolate con altri mezzi, sempre alla ricerca dell’espressione di quello stesso sentimento. Tutto diventa una cosa sola. Una ricerca, una cura e una soluzione per arrivare a quello che è veramente nella mia interiorità! Parlando di questo lavoro in particolare, dovrei dire che è stato realizzato con la massima sincerità: da me, per me. In uno spazio di sicurezza: la mia intimità. In un certo senso, l’esposizione di questi lavori, è per me una forte emozione, come se dovessi abbattere questi muri di cemento e sostituirli in vetro. Non si può più nascondere niente. Ma alla fine forse questo è l’unico modo per veramente concludere questo percorso. Condividendo.”

Il Corpo espone per la prima volta le opere di Elysia Athanatos, create in un lungo periodo di tempo dal 2002 e poi rimosse, nascoste. Ora di nuovo ritrovate perché pronte per essere mostrate.

BIOGRAFIA

Elysia Athanatos è nata nel 1981 ad Ascot (Regno Unito) e cresciuta a Cipro.

Nel 1999 parte per Londra dove comincia gli studi in Arte presso la Chelsey University of Fine Arts e la Middlesex University of Fine Arts. Dopo 2 anni, si trasferisce in Italia a Firenze presso l’ Accademia di Belle Arti dove si laurea nel 2008 in scultura. Partecipa ad una residenza d’artista in Cina (Jingdezhen, la capitale della porcellana) e poi frequenta il corso di Perfezionamento di Ceramica a Faenza. Ora vive e lavora a Bologna come scultrice.

Alexandros Yiorkadjis

L’aspirazione a connettersi con l’esterno, a sensibilizzare attraverso l’espressione delle proprie emozioni, creando una sorta di specchio con sé stesso e con l’altro, verso un incontro di pensiero sull’esistenza personale e non personale. Un percorso di ricerca che parte da un’emozione complessa, difficile da tradurre e arriva alla creazione dell’opera che è l’essenza, il nucleo, di quell’emozione. I sentimenti intesi come linguaggio dell’anima prendono forma attraverso l’espressione delle emozioni e del corpo, in un percorso che è personale, ma che allo stesso tempo può diventare una “chiave” comunicativa per il fruitore dell’opera. Un linguaggio universale senza barriere e senza limiti, puramente, sull’esistenza e sul sentimento. “Attraverso la mia arte cerco di esprimere sentimenti, emozioni e pensieri riguardo i diversi aspetti dell’esistenza umana. Ogni scultura e installazione può essere considerata come un passo o una pausa riflessiva riguardo uno specifico stato d’animo.”

“Saper tenere l’emozione, è quell’emozione che va calcata. Il calco è un modo di stampare l’emozione.” Partendo da una ricerca personale e usando come lettura le emozioni che a sua volta sono il linguaggio universale, il linguaggio dell’anima, Alexandros Yiorkadjis cerca di trovare la dimensione umana, perché “si è persa la dimensione umana, bisogna ridare peso all’esistenza.”

Il processo di creazione è un modo per entrare in contatto con me stesso alla ricerca di una profonda comprensione delle mie emozioni, esplorando e analizzando situazioni esterne ed interne, scomponendole e togliendo l’eccesso, cercando di trovare l’essenza, la base, il nucleo di quell’emozione. La reazione diventa azione e quello che rimane, sta da solo, e diventa una dichiarazione, un resoconto e una manifestazione dei diversi aspetti e della straordinaria complessità dell’esistenza umana. Un’opportunità per meditare e connettersi con l’esterno attraverso le proprie emozioni.

BIOGRAFIA

Nato nel 1981 a Nicosia (Cipro), Alexandros Yiorkadjis ora vive e lavora a Bologna. Ha frequentato l’Accademia di Belle Arti di Perugia per un anno per poi concludere i suoi studi presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna, trascorrendo un anno di studi all’Accademia di Belle Arti di Marsiglia. Nel 2007 ha vinto il primo premio per la Scultura nell’ambito del Premio Nazionale delle Arti Italiane. Ha partecipato a diverse mostre collettive e personali in Italia e Europa. Nel 2011 ha partecipato

alla Biennale d’Arte di Venezia, nella sezione dedicata alle Accademie.