Arte contemporanea al Palazzo della Carovana
La Scuola Normale Superiore di Pisa promuove l’esposizione di opere provenienti dalla collezione del Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato all’interno del Palazzo della Carovana, in Piazza dei Cavalieri 7 a Pisa.
Comunicato stampa
giovedì 18 ottobre 2012
apertura dell’Anno Accademico 2012-2013
Scuola Normale Superiore di Pisa
Nell'occasione sarà inaugurata l'esposizione
Arte contemporanea al Palazzo della Carovana:
opere del Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci
alla Scuola Normale Superiore
promossa dalla Scuola Normale Superiore di Pisa
realizzata dal Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato
con il supporto dell'Associazione Amici della Scuola Normale Superiore
Programma di giovedì 18 ottobre 2012
ore 10.00 Sala Azzurra
inaugurazione dell’Anno Accademico 2012-2013
Fabio Beltram, Direttore Scuola Normale Superiore
Francesco Profumo, Ministro Istruzione, Università e Ricerca (videomessaggio)
Daniele Livon, Direttore generale, MIUR
ore 11.00 Sala Azzurra
inaugurazione di Arte contemporanea al Palazzo della Carovana
Massimo Ferretti, Delegato al patrimonio artistico Scuola Normale Superiore
Cristina Acidini, Soprintendente Polo museale di Firenze
Marco Bazzini, Direttore Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci
Scuola Normale Superiore
Palazzo della Carovana, Piazza dei Cavalieri 7 - Pisa
comunicato stampa:
La Scuola Normale Superiore di Pisa e il Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato insieme per una collaborazione inedita
La Scuola Normale Superiore di Pisa promuove l'esposizione di opere provenienti dalla collezione del Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato all'interno del Palazzo della Carovana, in Piazza dei Cavalieri 7 a Pisa.
L’iniziativa, frutto della collaborazione e della sinergia fra il prestigioso istituto universitario e il Centro Pecci, a cui è riconosciuto il ruolo di Museo regionale per l'arte contemporanea, nasce con l’intento di favorire un’ampia formazione culturale e stimolare un forte spirito critico in studiosi, professionisti e cittadini.
Il progetto espositivo, come altri analoghi realizzati dal Centro Pecci negli ultimi anni, intende valorizzare alcune fra le opere più significative della raccolta museale, in vista del completamento dei lavori di ampliamento della sede di Prato, dove la collezione sarà esposta in permanenza dal 2014.
Le opere di quindici artisti di rilievo nazionale e internazionale, quali Alessandro Alimonti, Marco Cingolani, Anna Esposito, Nicola Fabriani, Svetlana Kopystiansky, Nanda Lanfranco, Paola Levi Montalcini, Amedeo Martegani, Eugenio Miccini, Nino Migliori, Mimmo Paladino, Anne e Patrick Poirier, Renato Ranaldi, Hubert Scheibl e Mauro Staccioli, saranno esposte nello storico edificio pisano, riprogettato nel Cinquecento da Giorgio Vasari, i cui locali sono stati recentemente sottoposti a una intensa operazione di rinnovamento e ristrutturazione. Il percorso si sviluppa a partire dal corridoio d’ingresso al secondo piano, all’interno della Sala Azzurra e della Sala del Gran Priore, del corridoio e delle stanze della Direzione, per proseguire lungo lo scalone monumentale di collegamento con il terzo piano, fino al ballatoio e nello spazio antistante la Sala degli Stemmi.
La selezione dei lavori rispecchia il carattere strettamente contemporaneo ed eterogeneo della collezione museale pratese, incentrata prevalentemente su ricerche artistiche degli anni Ottanta e Novanta, con innesti di opere degli anni Sessanta e Settanta del XX secolo, raccolte nel corso di venticinque anni di attività espositiva (dal 1988 al 2012). L'esposizione propone un insieme di opere composto per associazioni semantiche e ambientato in un inedito confronto con gli spazi funzionali del Palazzo della Carovana, da cui prende forma una sintesi del museo contemporaneo, inteso come "laboratorio di nuove visioni", incentrato sul rapporto diretto fra opere, luoghi e pubblici differenziati, quindi sullo sviluppo della ricerca artistica e della formazione visiva, sulla funzione di "spazio critico" assegnato all'interpretazione dell'arte contemporanea e, in generale, all'educazione pubblica.