Marco La Rosa – Dasein
Adiacenze inaugura la nuova sede in Piazza San Martino 4/f a Bologna, presentando la mostra Dasein, personale di Marco La Rosa, tra gli artisti vincitori della prima edizione del Premio ORA. Con l’apertura della nuova sede, Adiacenze inizia una
nuova collaborazione con L.UN.A, Libera Università delle Arti, con la quale dividerà gli spazi per creare un centro per la giovane progettualità diffusa.
Comunicato stampa
Venerdì 19 ottobre 2012, Adiacenze inaugura la nuova sede in
Piazza San Martino 4/f a Bologna, presentando la mostra
Dasein, personale di Marco La Rosa,
tra gli artisti vincitori della prima edizione del Premio ORA.
In mostra saranno presentati una serie di lavori realizzati dall’artista
negli ultimi mesi in un progetto disegnato
appositamente per il nuovo spazio di Adiacenze.
Tutta l’esposizione verterà sul tema dell’artista come demiurgo,
colui che ha l’intento di donare e offrire nuove forme
e nuovi significati del mondo,
attraverso la rilettura di cinque particolari figure geometriche:
i solidi platonici.
Lo stesso titolo Dasein, è un termine utilizzato in “Essere e tempo”,
una delle opere principali del filosofo tedesco Heidegger, per indicare
l’esser-ci, esistere in uno spazio ideale, ambiguo e complesso
a metà strada tra l’immediatezza del qui e la distanza del là, in cui concretamente “l’Essere si dà nella storia”.
La mostra sarà accompagnata da un testo critico del curatore Carolina Lio.
Con l’apertura della nuova sede, Adiacenze inizia una
nuova collaborazione con L.UN.A, Libera Università delle Arti, con la quale
dividerà gli spazi per creare un centro per la giovane progettualità diffusa.
All’inaugurazione del 19 ottobre, L.UN.A. Lab Store proporrà la collezione
Plinio il Giovane del famoso designer italiano
Mario Prandina che qui presenterà anche il suo nuovo brand Plinioltre.
Ad accompagnare i visitatori sarà una
quadrifonia composta appositamente per questo evento da
Alessio Ballerini, noto sound e multimedia artist.
Ballerini dice: “Ho pensato ad una musica semplice, lineare, avvolgente come mi hanno suggerito le linee di Plinio il Giovane”.
La quadrifonia avvolgerà i visitatori non con una presenza ingombrante,
Music for sofà. Come gli arredi, comodi e confortevoli,
la musica ti permette di rilassarti e pensare:
Ballerini ha composto una Music for sofà, un approccio minimale composto per essere diffuso continuamente in loop proprio come alla fine degli anni Settanta Brian Eno compose Music for airport.
Marco La Rosa
Marco La Rosa è nato nel 1978 a Brescia, dove vive e lavora.
Nel 2005 si laurea in Giurisprudenza all’Università Statale di Brescia.
Nel 2011 si diploma all’Accademia di Belle Arti di Brescia SantaGiulia.
Tra le principali sedi espositive che hanno ospitato il suo lavoro ricordiamo:
Galleria AplusB di Brescia, Galleria San Fedele di Milano, Villa Morando di Lograto (Brescia),
Tempio Capitolino di Brescia, Fondazione Lercaro di Bologna, Galleria ARTRA di Milano.
Nel 2011 è stato tra i vincitori del Premio San Fedele e contestualmente vincitore del
Premio Rigamonti, vincitore del Premio ORA. Nel 2012 è il vincitore del
Premio San Fedele e tra i vincitori del Premio Nocivelli.
Adiacenze
ADIACENZE è un’Associazione Culturale non profit nata a gennaio 2010
dall’idea di Amerigo Mariotti e Daniela Tozzi di istituire nella prima location di
Via San Procolo 7, un luogo fatto per i giovani, nel quale allestire mostre di
artisti talentuosi che, appena usciti o ancora frequentanti l’Accademia,
non trovano spazio molto facilmente.
Nell’arco di due anni Adiacenze è divenuto un punto di riferimento
per giovani artisti pronti a cimentarsi in progetti site specifics
volti a modificare lo spazio fisico dell’Associazione in modo che
la location risultasse diversa a seconda dell’artista esposto.
Lo stesso nome “Adiacenze” è indice di quello che è stata fino a adesso e che sarà l’Associazione:
è da intendersi sia come concetto spaziale, sia come presentazione d’intenti.
Infatti, la prima sede di Adiacenze si trovava in Via San Procolo, adiacente al luogo dove sono nate le gallerie d’arte storiche di Bologna dalle quali era attorniata;
in più il nome indica l’adiacenza a queste gallerie per gli intenti in quanto,
non essendo appunto una galleria, non ne vuole assumere
i limiti dati dalle regole di mercato che fanno sì che spesso ci siano restrizioni sulle opere da presentare o sugli allestimenti stessi delle mostre.
D’ora in poi l’adiacenza sarà nei confronti di L.un.a Lab Store, con la quale condivide non solo la location ma anche la possibilità di dare un luogo alla creatività giovane.
Obiettivo primo è quindi quello di far conoscere giovani artisti talentuosi
agli addetti di settore, agli appassionati d’arte e soprattutto di accogliere i curiosi
e i neofiti che spesso provano imbarazzo ad entrare
in gallerie più rinomate che danno un certo senso di timore a chi non le conosce.
Tutto questo avviene nella più grande convinzione di poter dare una sferzata
di novità a Bologna e ad un ambiente artistico italiano che ormai
si è sedimentato troppo sul mercato, con l’intento principale di
fare rivivere l’arte e la cultura più giovani.