Folias – variazioni di suoni immagini parole
Il progetto è un concerto di testi, suoni e immagini: alle Variazioni sul Basso di Follia, uno tei temi più frequentati dai musicisti del barocco europeo, si affiancano tre interventi elettronici del compositore Gianvincenzo Cresta, pensati secondo il principio della collazione, su gesti sonori di un flauto. Così al corporeo della musica dal vivo degli strumenti antichi si giustappone lo straniamento incorporeo dei suoni registrati.
Comunicato stampa
Folias
variazioni di suoni immagini parole
un progetto di Gianvincenzo Cresta e Gioacchino De Padova per
A dire la Follia, si gira in tondo. E ci si ritrova ancora lì, a chiedersi cos’è. Declinata col male e col bene: follia d’amore e follia omicida, gesto folle e lucida follia, follia della guerra e folle utopia. La Follia è il limite oltre il quale sta il Folle. La Stravaganza, la Malinconia, il Sogno, la Distruzione, persino l’intelligenza è folle, se si vuole tale. Così i Couplets de Folies stanno accanto al Basso del Lamento, alla Passacaglia, alla Ciaccona, al Canario.
Il progetto è un concerto di testi, suoni e immagini: alle Variazioni sul Basso di Follia, uno tei temi più frequentati dai musicisti del barocco europeo, si affiancano tre interventi elettronici del compositore Gianvincenzo Cresta, pensati secondo il principio della collazione, su gesti sonori di un flauto. Così al corporeo della musica dal vivo degli strumenti antichi si giustappone lo straniamento incorporeo dei suoni registrati.
La follia d’amore è invece svelata dal canto malinconico di Mama Marjas, una delle voci più interessanti nel panorama della musica raggae italiana, come ulteriore passo in avanti nella direzione del tenere insieme le differenze.
Nel frattempo la parola intreccia le sue proprie variazioni, alla ricerca di nessi: i testi, tratti da Erasmo, Merini, Cervantes, Gonzalez, Foucault, spalancano finestre sul mondo con uno sguardo multi prospettico e rifuggono l’idea della conclusione. Le immagini di Antonello Matarazzo contrappuntano il suono con il corpo, il cui turbinio, frammentato e reiterato, evoca l’unità perduta dell’antica Danza-Follia.
Musiche di
Marin Marais
Francesco A.Bonporti
Arcangelo Corelli
mr. Hotman
Claudio Monteverdi
Gianvincenzo Cresta
Nunzia Antonino & Ensemble Meridies voce recitante
Alessandro Ciccolini violino
Gioacchino De Padova viola da gamba
Andrea Lattarulo viola da gamba
Pino Petrella tiorba e chitarra
Michele Visaggi clavicembalo
Testi a cura di Nancy de Benedetto
Video di Antonello Matarazzo
Disegno luci di Franz Catacchio
Allestimenti di Res Extensa
Assistente all’elettronica Massimo De Feo
Regia di Carlo Bruni