Arte Natura Spazio Urbano

Informazioni Evento

Luogo
PALAZZO LUCARINI CONTEMPORARY - CENTRO PER L'ARTE CONTEMPORANEA
Via Beato Placido Riccardi 11, Trevi, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

dal giovedì alla domenica, dalla 15.30 alle 18.30; altri giorni su prenotazione.

Vernissage
26/10/2012

ore 18

Biglietti

Ingresso libero (visita guidata, a richiesta: € 2,00)

Artisti
Romano Bertuzzi, Silvia Donini
Curatori
Maurizio Coccia
Generi
arte contemporanea, doppia personale

Da Palazzo Lucarini Contemporary, due contributi al dibattito sugli interventi artistici nei centri storici. Due progetti (una stalla-piazza e un orto artistico) a illustrare le possibili alternative all’inerte monumentalismo scultoreo di tante piazze italiane.

Comunicato stampa

Il Centro per l’Arte Contemporanea “Palazzo Lucarini Contemporary” di Trevi, venerdì 26 ottobre inaugura la doppia mostra personale di Romano Bertuzzi e Silvia Donini. I due autori emiliani presentano le loro più recenti esperienze nell’ambito dell’arte pubblica. Si tratta di due progetti, per altrettante amministrazioni locali, che indagano il rapporto arte-natura-città. Romano Bertuzzi propone, per la nuova piazza centrale del comune di Perino (PC), la ricostruzione in scala 1:1 di una stalla tradizionale. Silvia Donini, invece, documenta l’orto didattico creato – insieme ai bambini di una scuola elementare – all’interno delle mura di Ferrara. L’allestimento mette in risalto i punti in comune fra le due esperienze. Gli elaborati progettuali dei due artisti, quali foto, ricostruzioni in 3D, disegni preparatori, si snodano lungo le sale di Palazzo Lucarini in un dialogo serrato e proficuo, originando inedite riflessioni su un tema tanto attuale.
Per entrambi, infatti, le tradizioni rurali (allevamento e agricoltura) non sono il pretesto per trasferire la nobiltà dell’arte ad attività volgari. Non è un semplice slittamento di senso, da un materiale un altro. Se la stalla di Bertuzzi è perfettamente funzionante, e l’orto di Silvia Donini oggi serve a nutrire un gruppo di immigrati africani, ciò significa esercitare un forte richiamo alla responsabilità collettiva, etica prima che estetica, del fare arte in un momento di così grave crisi.
Tuttavia, nel tentativo di illustrare esaurientemente il processo creativo e realizzativo che sostanzia i due interventi, sono esposte anche le realizzazioni artistiche più tradizionali di Bertuzzi e Donini. Il primo presenta la serie più recente dei suoi straordinari disegni. Opere sontuose di formato quanto accurate nella definizione del particolare naturalistico, focalizzate su boschi e legni combusti. Mentre di Silvia Donini vedremo numerose sculture in filo di ferro colorato di animali stilizzati. La densità permeabile alla luce di queste sculture in scala reale, evidenzia sicuramente affinità formali con i disegni di Bertuzzi, ma soprattutto una sensibilità ambientalista condivisa, per nulla naif o romanticamente contemplativa delle bellezze naturali.
Legandosi all’iniziativa Festivol, nata per valorizzare la cultura contadina, che è la matrice dell’identità trevana, Arte Natura Spazio Urbano, vuol spingere la riflessione sul ruolo generativo della tradizione. Le pratiche più aggiornate dell’arte contemporanea, infatti, da tempo hanno impresso una svolta in senso ecologista alle loro ricerche. Il rapporto con l’agricoltura e la tradizione contadina rappresenta una versione particolare di questo diffuso interesse. Da una parte il recupero di tecniche e conoscenze scomparse. Dall’altra, l’esigenza di uno sfruttamento più consapevole delle risorse naturali. La dimensione antropologica e quella etica, infine, si incontrano quando queste ricerche si confrontano con lo spazio della città.

Come di consueto, la Wikiroom di Palazzo Lucarini, sarà dedicata all’approfondimento della tematica in oggetto con la presentazione di monografie, testi, immagini di altri lavori affini e contrari a quelli presentati. Per offrire uno strumento di approfondimento didattico a chi desideri conoscere le basi teoriche da cui essa nasce.

ROMANO BERTUZZI (Forno di Coli – Piacenza, 1956. Vive a Piacenza).
Ha intrapreso la strada della pittura, per cosi dire tradizionale, per poi passare alle installazioni in contesti naturali, alla fine degli anni Settanta, creando eventi in cui la terra, il luogo, il tempo interagiscono poeticamente con l'uomo. Nei primi anni Novanta avviene la svolta decisiva del suo lavoro, che coincide con la ricerca dedicata alla riscoperta di quella cultura contadina profondamente legata al lavoro umano, in cui affondano le sue radici.

SILVIA DONINI (Ferrara. Vive a Ferrara)
Si dedica nei primi anni della sua carriera alla pittura per poi passare, dopo la maternità, ad un rapporto più vivo e consapevole con la natura e le persone tale da influenzare il suo lavoro. Al fianco di lavori di raffinato impatto estetico (sia pittorici sia scultorei), ha avviato progetti di matrice sociale portando la cittadinanza a recuperare un sano rapporto con il naturale e i ritmi di una vita. Da questi progetti è nato il libro L’Orto delle fate. Manuale di ortocultura. Il sole 24 Ore Edagricole editore, 2011. Sta attualmente lavorando ad un progetto sull’urbanistica che darà corso ad una serie di collaborazioni in ambito teatrale.