Dario Lanzardo – Cosa sono le Nuvole?
Si tratta di oltre sessanta fotografie di grande formato, accompagnate da brevi testi scientifici o letterari, allestite lungo il percorso delle sale espositive del museo.
Comunicato stampa
Sarà inaugurata SABATO 27 OTTOBRE alle ore 16 presso il Museo Civico Casa Cavassa di Saluzzo la mostra fotografica di Dario Lanzardo “Cosa sono le Nuvole?”. Si tratta di oltre sessanta fotografie di grande formato, accompagnate da brevi testi scientifici o letterari, allestite lungo il percorso delle sale espositive del museo.
La mostra, già realizzata nel 2009 dal Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino, è stata successivamente esposta al Palazzo Tovegni di Murazzano, riscuotendo sempre uno straordinario successo di critica e di pubblico. A tal proposito si ringrazia la direzione del Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino, che nel perseguire l’obiettivo di realizzare i suoi programmi di divulgazione della cultura naturalistica e scientifica su tutto il territorio piemontese, mette a disposizione degli enti e dei musei alcune importanti mostre già realizzate a Torino.
"Che cosa sono le nuvole?" è la domanda, significativamente senza risposta, che Pier Paolo Pasolini si pone nella sua pellicola del 1967 per interpretare lo scarto tra le vicende della nostra vita quotidiana e la "straziante bellezza del creato". Filosofi, scienziati, poeti e pittori, fin dai tempi più antichi, sono rimasti affascinati da uno dei più suggestivi fenomeni naturali e, con la sua spiccata sensibilità, Dario Lanzardo ha saputo sapientemente rappresentare questo fenomeno nella mostra fotografica oggi esposta a Saluzzo.
La mostra sarà visitabile negli orari di apertura del museo:
• martedì-mercoledì 10-13/15-17; da giovedì a domenica 10-13/14-17
• lunedì chiuso; ultimo ingresso 30 minuti prima della chiusura
Ingresso gratuito alla mostra
Dario Lanzardo – fotografo e scrittore (1934-2011)
Nasce a La Spezia, dove vive fino al 1959. Si diploma all’Istituto Nautico di quella città come macchinista navale nel 1953 e dal 1954 collabora come fotoreporter alla redazione locale di alcuni quotidiani. Nell’autunno del 1959 si trasferisce a Torino dove resterà fino al 1972. Pubblica saggi di politica economica, economia politica, critica sociale e sindacale, ma anche numerose fotografie sulle lotte sociali in Italia e sulla “rivoluzione dei garofani” in Portogallo. Nel 1979 pubblica il saggio - inchiesta La rivolta di piazza Statuto (Edizioni Feltrinelli), in cui mostra come un evento storico possa venire rappresentato ideologicamente falsando i dati reali. Nel corso degli ultimi ventisei anni la sua attività fotografica si è indirizzata principalmente su due filoni di ricerca: il rapporto uomo-natura (natura-artificio) e, nell’ambito di questo, il tema dell’autorappresentazione umana e dell’antropomorfismo in natura. Tale attività si è tradotta in corpose monografie e cataloghi di mostre itineranti, in Italia e all'estero, realizzati con testi propri e di studiosi delle varie discipline.