Paolo Morello – In principio

Informazioni Evento

Luogo
GALLERIA STUDIO
Palazzo Moncada di Paternò, via Bandiera, 11 - 90133 , Palermo, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
01/11/2012
Artisti
Paolo Morello
Generi
fotografia, personale

Continua il progetto espositivo di Galleria Studio, dopo il successo dell’ultima mostra dedicata ad una selezione di capolavori tra i più importanti fotografi italiani del Novecento, dalla collezione di Paolo Morello. Ora è la volta di una serie di opere che vedono Morello impegnato come fotografo in prima persona, riunite sotto il titolo di In principio.

Comunicato stampa

Galleria Studio è lieta di presentare In principio, fotografie di Paolo Morello. La mostra resterà aperta dal 1 novembre 2012 al 15 gennaio 2013 nella sede della Galleria, a Palazzo Moncada di Paternò, Via Bandiera 11, Palermo.

Continua il progetto espositivo di Galleria Studio, dopo il successo dell’ultima mostra dedicata ad una selezione di capolavori tra i più importanti fotografi italiani del Novecento, dalla collezione di Paolo Morello. Ora è la volta di una serie di opere che vedono Morello impegnato come fotografo in prima persona, riunite sotto il titolo di In principio.

Frutto di una ricerca durata sette anni, la mostra raccoglie sessanta scatti in bianco e nero, dedicati al tema della Creazione. Dalla Teogonia di Esiodo al libro di Genesi si distende una trama di temi o, meglio, di figure, che dal Chaos, l’abisso primordiale, conducono il visitatore della mostra fino al racconto dell’uomo impastato nel fango, attraverso l’intrico lussureggiante del giardino di Eden, la delicata presenza di Eva, l’insidia di mostruosi serpenti. Temi topici della tradizione cosmogonica, ma che qui Morello rilegge attraverso il filtro di quella tradizione che da Nietzsche conduce a Jung e soprattutto ai suoi allievi, Erich Neumann e Marie-Louise von Franz. «Il tema nodale di queste fotografie – scrive lo stesso fotografo – è quello della coscienza. Si sforzano di rivelare l’analogia sostanziale che vi è tra il prendere forma dell’Uomo dalle profondità dell’ombra e del fango informe, l’emergere della Terra dalle profondità dell’oceano e l’inquietante venire alla coscienza della Natura selvaggia. In tutti i casi, si tratta di un venire alla superficie, di un progressivo formarsi che è, in primo luogo, figura di una appropriazione». Ne riesce un percorso assai denso, in cui le suggestioni visive non si limitano ad illustrare i testi più noti, ma introducono un diverso livello di lettura, puramente visivo. Poiché visivo è, innanzitutto, il pensiero dell’uomo primitivo, il quale ragiona cioè per immagini, e non se ne serve, semplicemente, per illustrare concetti già prima affiorati alla mente. Ecco allora l’importanza della fotografia e l’originalità del suo ruolo: diventare strumento di produzione di nuovi miti in forma di immagini. «Meglio di ogni altra tecnica di rappresentazione – precisa al tal proposito Morello – la fotografia aiuta a rivelare la duplice natura dell’arte. Da un lato, essa assolve ad una funzione emintemente mitopoietica. Produce, cioè, nuovi miti. Alimenta l’universo dell’immaginale, secondo l’accezione di Corbin, offrendo nuovi materiali alla riflessione e all’analisi. Dall’altro lato, la fotografia si costituisce essa stessa come strumento di analisi. In quanto costringe a vedere, induce e comporta un atto di consapevolezza rispetto al soggetto che si rappresenta».

Biografia
Storico della fotografia, fotografo, gallerista ed editore, Paolo Morello si è formato presso la Scuola Normale di Pisa e il St John’s College di Oxford. Ha insegnato Fotografia e Storia della Fotografia presso le Università degli Studi di Palermo, Bologna, Brescia, Verona, l’Università Ca’ Foscari di Venezia, l’Università Cattolica del Sacro Cuore a Milano e, dal 2001 al 2009, all’Università iuav di Venezia. All’Università Cattolica del Sacro Cuore a Milano, ha fondato e diretto il Master biennale in fotografia. Dal 2001 al 2010 è stato Contributing Editor della rivista ‘History of Photography’, e dal 1999 al 2011 ha diretto l’Istituto Superiore per la Storia della Fotografia. Nel 2011, ha fondato Glint, una casa editrice di volumi di lusso, interamente fatti a mano, con sede a Londra.
E’ autore di molti fondamentali studi sulla storia della fotografia in Italia. Tra questi: Enzo Sellerio fotografo. Tre studi siciliani (1998); Briganti (1999); Amen fotografia (2000); Gli Incorpora (2000); Fulvio Roiter (2002); Alfredo Camisa. Carteggio 1955-1963 (2003); Piergiorgio Branzi (2003); Mario De Biasi (2003); Ferruccio Ferroni. Carteggio 1952-1959 (2004); Mario Lasalandra. Poeti, maschere, attori, fantasmi (2005); Gianni Berengo Gardin. Venezia (2006); Mario De Biasi. Budapest 1956 (2006); Carla Cerati. Nudi (2007); Gianni Berengo Gardin. Polesine (2008). Nello stesso anno, l’Istituto Superiore per la Storia della Fotografia ha pubblicato anche la sua fortunata Guida pratica al mercato della fotografia, mentre nel 2010 ha visto la luce il primo volume de La fotografia in Italia.
Collezionista appassionato, lavora da ultimi quindici anni alla creazione di una collezione di vintage prints, originariamente destinate a costituire il nucleo del primo Museo in Italia interamente dedicato alla fotografia italiana. Selezioni di capolavori dalla sua collezione sono state esposte a Parigi (2007), Milano (2010), e Mosca (2011). Nel giugno 2012, a Londra la casa d’aste Christie’s ha dedicato una intera sessione ad una scelta di opere provenienti dalla sua collezione.
Infine, come fotografo, ha pubblicato per le edizioni di Glint: In principio, La leggenda del Ficus, La nostalgia di Afrodite, La pazienza del legno, Tat Tvam Asi (Tu sei Quello) e Viaggio in Sicilia.