Claudio Pieroni – Waterboarding

Informazioni Evento

Luogo
GALLERIA ALLEGRETTI - SCATOLA NERA
Via San Francesco D'assisi 14 torino , Torino, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
10/11/2012

ore 19

Artisti
Claudio Pieroni
Generi
arte contemporanea, personale

Il titolo, Waterboarding, evoca quella crudele pratica di tortura che versando acqua sul volto di un “condannato” messo a testa in giù, lo porta in brevissimo tempo al limite dell’annegamento. Una pratica che nei giusti limiti può essere anche un gioco di erotismo estremo. Da qui l’ambiguità di queste ragazze nude che sembrano morte, ma potrebbero anche solo galleggiare appena sotto il pelo dell’acqua di una vasca o piscina.

Comunicato stampa

Una ragazza nuda s’intravede appena sott’acqua. Un' immagine a colori, scura e sfocata. Come l’Ofelia protagonista dell’Amleto di Shakespeare, la ragazza giace immobile come morta appena sotto la superficie trasparente e vibrante dell’acqua.
Questa ed altre analoghe immagini di nudi femminili sommersi dall’acqua, in un gioco mortale e sensuale di Waterbording, sono le gigantografie stampate su tela che costituiscono il nucleo centrale della mostra che la galleria Allegretti dedica all’artista romano Claudio Pieroni, da sabato 10 novembre al 25 dicembre.
Il titolo, Waterboarding, evoca quella crudele pratica di tortura che versando acqua sul volto di un “condannato” messo a testa in giù, lo porta in brevissimo tempo al limite dell’annegamento. Una pratica che nei giusti limiti può essere anche un gioco di erotismo estremo. Da qui l’ambiguità di queste ragazze nude che sembrano morte, ma potrebbero anche solo galleggiare appena sotto il pelo dell’acqua di una vasca o piscina.
L’opera però non finisce qui, perché l’immagine è stampata su una grande tela esposta inclinata sopra una enorme cornice di legno bianco, che diventa essa stessa installazione ambientale, come una macchina celibe alla Duchamp.
Tanto più se aggirando quell’ostacolo scopriamo sul retro e sul recto della tela, strani disegni neri, figure ossessive, tracciate a china, quasi inconsciamente, da Pieroni in momenti di pausa, mentre è seduto al bar o al ristorante.
Inoltre, alle cornici Pieroni appende i più svariati oggetti, dai colatoi per la pasta a alle stoviglie d’alluminio dismesse acquistate al Balòn. Il mercato dei robivecchi di Torino nella città e nel quartiere dove questo artista romano si è trasferito.