Burano isola dei pittori 1930 – 1980
Sono esposte oltre 40 opere fra dipinti e disegni di quindici artisti italiani realizzati fra gli anni 30 e gli anni 80.
Comunicato stampa
Burano, oltre ad essere un’isola incantevole e unica dal punto di vista paesaggistico sia naturale che antropico, è stata un “luogo pittorico d’eccezione” per almeno tre generazioni di artisti (in particolare veneti, lombardi e trentini) che dagli anni venti hanno frequentato l’isola e la laguna dando luogo “sul campo” alla cosiddetta Scuola di Burano. Luoghi di ritrovo erano, nell’isola, il ristorante “Da Romano” (ora “locale storico”) e Casa Moggioli.
Alcuni di questi artisti, specialmente i lombardi, frequentavano a Milano un altro luogo culturalmente e artisticamente straordinario: la trattoria toscana “Bagutta”, “scoperta” da Riccardo Bacchelli. Lo stesso Bacchelli nel 1927, assieme ad un gruppo di amici (artisti e letterati) decise di fondare il Premio Letterario Bagutta dando vita al cosiddetto “Cenacolo Baguttiano”.
In questa rassegna la Ponte Rosso, dopo alcune mostre dedicate ai baguttiani (Semeghini, Novello, Vellani Marchi, Palazzi, Vernizzi) vuole presentare opere di artisti di diverse generazioni (dai maestri “storici” come Semeghini, Vellani Marchi, Dalla Zorza a Consadori fino al più giovane Senigaglia - che è nato e vive a Burano) tutte dedicate all’isola e alla sua laguna (paesaggi, nature morte e ritratti).
Particolare risalto viene dato al lavoro di Mario Vellani Marchi, pittore e straordinario disegnatore, artista che più di ogni altro ha documentato attraverso i disegni e le sue “Liste” (disegni acquarellati) tutta l’attività svolta sia “da Romano” a Burano che in “Bagutta” a Milano.