Il colore delle mani
Analisi fotografica da Bartolo Chichi Art & Photo Gallery, che si sviluppa sul controverso pensiero che le mani manifestano un’idea originale, creativa e profonda.
Comunicato stampa
“Il colore delle mani” è una
analisi fotografica da Bartolo Chichi Art & Photo Gallery, che si sviluppa sul controverso pensiero che le mani manifestano un’idea originale, creativa e profonda.
La mostra sarà visitabile dal lunedì al venerdì dalle 9.45 alle 13 e dalle 16.30 alle 19.30 e il sabato dalle 9:45 alle 13.
Ingresso libero
Curatori: Maria Rita Chichi, Bartolo Chichi
Fotografi:
Baiamonte Monia
Bellina Valeria
Bellone Elvira
Crivello Giovanni
Di Miceli Maurilio
Modica Antonio
Rizza Giuseppe
Surdi Martina
Testo
Testo di presentazione critico
“Il colore delle mani” da Bartolo
Chichi Art & Photo Gallery, analizza il comportamento e i gesti umani, osservati nella vita di ogni giorno attraverso l’obiettivo fotografico, che indaga il senso e la finalità comunicativa e curiosa.
La raccolta fotografica è incentrata sul tema delle mani, il loro colore e la loro espressione, come una folgorante esperienza di rivivere un incontro, un linguaggio, un codice e un tempo.
Una ricerca appassionata, in cui il lato oscuro delle mani, rappresenta una lettura poco convenzionale di molti gesti poetici e affascinanti che travalicano il genere della tematica
scelta.
I fotografi Baiamonte Monia, Bellina Valeria, Bellone Elvira, Crivello Giovanni, Di Miceli Maurilio, Modica Antonio, Rizza Giuseppe, Surdi Martina si avvicendano, osservando l’anatomia delle mani e della loro natura, trasformandosi in acuti riflessi e istinti narrativi, svelando meccanismi dai risvolti sociali e culturali.
L’intera e preziosa antologia è composta da immagini singolari dedicati alla semplicità e alla complessa applicazione del messaggio, fondamentale e necessario, delle mani, vasta
esperienza e richiamo delle vicende personali dell’essere umano.
Comprendere e scoprire l’eccellenza poetica e il significato espresso dagli organi tattili è un itinerario esemplare, in cui ogni esperienza diretta, come sfiorare, toccare, accarezzare
abbracciare, prendere, appoggiare, stringere o tenere, diventano una scusa per rileggere una relazione o una esistenza.
Un labirinto di testimonianze si promuove sulla linea istintiva di una comunicazione primordiale e vitale, è una visione del mondo che anima il mondo interiore ed esteriore dell’uomo.
Il filosofo tedesco Ernst Fischer, nel 1959, descrive: “La mano è il vero organo della civiltà, iniziatore dell’evoluzione umana” in “L’arte è necessaria?” e su questo incipit si fonda la nostra tematica fotografica, con l’insegnamento di recuperare attraverso “una stretta di mano” l’armonia e la bellezza, stabilendo un contatto con noi stessi e gli altri.
Maria Rita Chichi