Nel segno il perché di sempre

Informazioni Evento

Luogo
CENTRO CULTURALE ZEROUNO
Via Enrico Cialdini 8, Barletta, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

sabato e tutte le mattine su appuntamento. lun - ven. pomeriggio 17.00 - 20.30. domenica chiuso.

Vernissage
19/11/2012

ore 18

Patrocini

Fondazione Giuseppe De Nittis

Generi
arte contemporanea, collettiva

Per questa esposizione l’avverbio temporale ‘sempre’ accomuna musica e arte nella loro genesi, ‘da sempre’ si dipinge, ‘da sempre’ si compone musica, nelle forme più disparate e con i mezzi più inconsueti.

Comunicato stampa

Ogni gestualità, non importa se figurativa o astrattista, nasce da un impulso volontario o incontrollato e detiene storia, trascorsi e passione. Quattro artisti si affiancano e si confrontano intrecciando storia e presente attraverso gesti e azioni di grande impatto. Tutto è per sempre in questa esposizione in cui la musica e l’arte sono i protagonisti imperituri. Penultima grande esposizione dedicata all’arte musicale, alla musica artistica in cui perdersi tra gesti e toni di grande fattezza. Pinella Giuliano predilige la figurazione per esprimere concetti e pensieri. Una figurazione che va oltre la mera trattazione e che si spinge al simbolo che inserisce in ogni opera; tutt’altro che banale, intrisa di significati che lasciano interdetti. Donatella Lombardo sperimenta con arguzia e grazia l’innovazione di un’arte alternativa sfruttando i mezzi del suo oggi che riportano a ieri. Un’arte senza dubbio singolare dove l’apporto pittorico è quasi impercettibile se non assente in cui divertirsi ad allestire, ‘combinare’ come ogni giorno detta. Simona Mancuso maschera la sua figurazione in una gestualità solo apparentemente astratta. Palazzi si mimetizzano in una gestualità spatolata, inquadrata in rettangoli verticali ed orizzontali in cui il blu detiene il primato di rappresentazione. Fulvio Rosapane si distanzia da tutti gli altri artisti in mostra introducendo opere figurative di impronta moderna e di impostazione alternativa; uno stile inconsueto e avulso dai retorici linguaggi espressivi contemporanei che non consente l’inquadratura in schemi noti di figurazione.