Subterranean Modern – dal Punk all’Urban Art
Subterranean Modern – dal Punk all’Urban Art – è il primo tentativo di mostrare un percorso culturale ed estetico dell’arte italiana attraverso un arco temporale lungo 30 anni.
Comunicato stampa
In questo preciso momento storico non penso ci sia realmente nessuna persona in grado di stabilire con certezza cosa sia arte o cosa essa potrebbe essere e tanto meno quale sia la direzione che essa stia prendendo. L'unica cosa che sappiamo con certezza è che l'arte in questo nuovo secolo potrà assumere qualsiasi forma ma da ora in poi, non sarà mai più elitaria.
(Giacomo Spazio)
Subterranean Modern – dal Punk all’Urban Art – è il primo tentativo di mostrare un percorso culturale ed estetico dell'arte italiana attraverso un arco temporale lungo 30 anni. I protagonisti di questo mondo variopinto hanno reclamato con forza e costanza la loro particolare visione artistica, lontana anni luce dai canoni stilistici insegnati nelle accademie della nostra penisola e comunemente accettati negli ambienti ufficiali dell'arte italiana. Un arte che spesso, molto spesso ha trovato poco spazio anche nelle gallerie ma che, nonostante questo ha continuato a sopravvivere, svilupparsi e nello stesso tempo ad evolversi.
Subterranean Modern comprende circa 50 artisti italiani (tra pittori, scultori, fotografi e illustratori) diversi per materiali usati, attitudine e segno ma legati da un comune percorso espressivo, da una certa visione indipendente e in alcuni casi anche irriverente dell’arte. Ognuno di loro possiede un forte legame con la cultura popolare e nello stesso tempo anche un forte interesse nei confronti della subcultura sia nazionale che internazionale, uno smaccato approccio DIY (Do It Yourself), e una genialità stilistica talvolta classica oppure deviante o provocatoria. Molti hanno compiuto, compiono e continueranno a compiere atti illegali, gesti di infinita bellezza. Pur avendo quasi tutti studi accademici alle spalle, questi artisti preferiscono esprimere intensamente le loro referenze provenienti dai fumetti, dai graffiti, dalla fantascienza, dall'archittettura, dai manga, dai cartoni animati e naturalmente anche dalla musica, sia essa punk, reggae, new wave, jazz, hip-hop.
Hanno anche in comune il rifiuto di compromessi e scorciatoie per raggiungere il successo. Tutti sviluppano le loro idee indipendentemente dalla moda del momento o dagli interessi del mercato e spesso, questo ha creato un netto distacco tra loro e il mondo dell'arte ufficiale che ignora quasi totalmente chi siano, rifiutando di considerarli artisti a tutti gli effetti nonostante le loro mostre richiamino un numero consistente e sempre più vasto di ammiratori e collezionisti.
Subterranean Modern è una prima occasione per gettare uno sguardo scevro da pregiudizi sul panorama artistico nazionale, mettendo in risalto sia il lavoro di ogni singolo artista sia la relazione che intercorre e lega il lavoro di ognuno a quello degli altri attraverso il contesto culturale in cui tutti sono cresciuti e nel quale la loro arte si è nutrita e evoluta pur sapendo che è impossibile raggrupparli tutti con un nome collettivo che riesca a definirli come corrente artistica.
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Subterranean Modern - dal Punk all'Urban Art – Un percorso non esaustivo nei meandri dell'arte contemporanea italiana attraverso i lavori di 50 artisti ideato da Giacomo Spazio, dove musica, cultura pop, illegalità diffusa ed estetica del 'fai da te' offrono una visione unica ma multistratificata della realtà.