Natura archeologia e storia del Pulo di Molfetta
Una casa di campagna ottocentesca fa da cornice al nuovo museo archeologico che illustra i contesti insediativi locali risalenti al Neolitico e all’eta’ del Bronzo. Si inaugura lo spazio con la mostra “Natura, archeologia e storia del Pulo di Molfetta”.
Comunicato stampa
Il 25 novembre p.v., alle h.16.30 alla presenza del Ministro per i Beni e le Attività culturali Lorenzo Ornaghi , del senatore Antonio Azzollini , del Direttore Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Puglia Gregorio Angelini e del Soprintendente per i Beni archeologici della Puglia Luigi La Rocca sarà inaugurato il Museo Civico Archeologico del Pulo di Molfetta con l’esposizione “ Natura, archeologia e storia del Pulo di Molfetta” a cura di Francesca Radina della Soprintendenza per i Beni archeologici della Puglia.
Il Museo è ospitato nella Casina Cappelluti, casa di campagna degli inizi dell’800 non lontana dal Pulo, restaurata negli anni scorsi dal Comune di Molfetta e adibita a sede museale grazie a finanziamenti erogati dalla Regione Puglia. Il progetto espositivo, al quale hanno dato il proprio contributo Iole Caramuta, Mariella Cioce, Girolamo Fiorentino, Italo Muntoni, Francesco Sanseverino, coordinati da Francesca Radina, segue di pari passo il procedere delle ricerche della Soprintendenza per i Beni archeologici della Puglia nell’area del Pulo, sul fondo della dolina con la riscoperta della fabbrica borbonica per la produzione della polvere da sparo e nel soprastante insediamento neolitico del Fondo Azzollini, il cui sviluppo si colloca tra 8000 e 5000 anni fa.
Ad una sezione di carattere introduttivo sulle caratteristiche geologiche del Pulo e sulla storia della ricerca, una selezione di ceramiche, industrie litiche e frammenti delle capanne , che rimandano ai contesti insediativi del Neolitico e dell’età del Bronzo, accompagnate da didascalie, immagini e suggestive ricostruzioni, documentano la successione di culture preistoriche , così come alcuni contenitori in ceramica di fabbriche locali settecentesche rinvenute nell’ambito delle strutture della nitriera sul fondo della dolina rimandano alle fasi di lavorazione e conservazione del salnitro.
Il Museo, di cui era da tempo attesa l’apertura, costituisce il naturale complemento alla visita della vicina dolina, già famosa per il suo pregio naturalistico oltre che archeologico e storico e accessibile da qualche anno grazie alla complessa operazione di landscape restoration, che ha visto in campo l'attività di professionalità diverse , e della stessa Soprintendenza, sperimentando un modello possibile di tutela integrata del paesaggio in uno scambio continuo tra prospettive naturalistiche e storiche.
Via Mayer, infotel. 080.3388067 - dal 26 novembre al 2 dicembre prossimi visite gratuite, dal martedì alla domenica 9.00 -13.00 (prenotazione per visite guidate 080.8853040). Per l’occasione è stata edita dal Comune di Molfetta la guida dell’esposizione.