Mario Spada – La città evidente
In mostra una selezione di 80 stampe del fotografo napoletano quarantunenne Mario Spada, premiato in Italia e all’estero, che dal 1996 è impegnato in un’indagine visiva su Napoli e in special modo sul suo centro storico e sui quartieri spagnoli.
Comunicato stampa
L’ occhio non vede cose ma figure di cose che significano altre cose.
È delle città come dei sogni: tutto l'immaginabile può essere sognato ma anche il sogno più inatteso è un rebus che nasconde un desiderio oppure il suo rovescio, una paura. Le città come i sogni sono costruite di desideri e di paure.
Napoli è una città schietta. Si stende generosa e senza pudore, elargendo a tutti la sua languida bellezza ed i suoi fetidi olezzi. E’ un luogo in cui tutto si sussegue con un ritmo incalzante che dà le vertigini, come le immagini di Mario Spada. In mostra una selezione di oltre 80 stampe in bianco e nero, -alcune inedite- a cui si affianca la proiezione di un video. Un percorso espositivo fitto come il dedalo di vicoli napoletani, su cui Mario punta il suo obiettivo. Un’ avventura visiva iniziata 16 anni fa e mai fermatasi. Scorre nella sequenza in mostra, il turbinio della vita scandita da processioni, matrimoni, balli della nobiltà ritratti in lussuose dimore, la violenza dei bassi e delle periferie, gli spalti dello stadio, esistenze in vendita agli angoli delle strade…Sfilano figure femminili dall’andatura sinuosa fasciate in abiti succinti, volti avviliti e disperati, mai vinti, penetranti sguardi di bambine che non indietreggiano e non indugiano, già abituate con un’occhiata a sfidare e non temere chi si gli para davanti. Aspetti reali e surreali si sovrappongono in ritratti individuali e corali che hanno i toni intensi e serrati dei chiaroscuri. Così Mario mette a fuoco ed isola nelle sue foto un’umanità carnale, composita, scomposta e fiera che si muove con il ritmo febbrile di chi lotta per la sopravvivenza…Fotografo che coglie la luce per donare bellezza, esaltare la tensione dei movimenti, rivelare i sentimenti dei suoi soggetti, immersi in uno spazio tragico, vivo, reale, come ne Le sette opere di misericordia di Caravaggio, un raggio di luce rappresenta il riscatto e la salvezza. Armonica intensa elegante disperata è la sua composizione. Ogni immagine in bianco e nero, diventa un’icona a se stante.
Mario Spada (41 anni ) vive e lavora a Napoli. Dal 1996 lavora a un progetto visivo sulla città, indagando soprattutto il centro storico ed i quartieri spagnoli. Collabora con molti magazine italiani e stranieri. Dopo una collaborazione con l’agenzia Contrasto diventa un fotoreporter free-lance. I suoi reportage sociali vengono premiati in Italia e all’ estero: Festival del fotogiornalismo di Perpignan, Visa pour L’Image 2002, Premio Canon giovani fotografi etc… Tra le pubblicazioni: Gomorra on set (2009 ed. Postcart), 2006 - "Made in Italy", Trolley, 2003 - "Eurogeneration", Contrasto…Il suo lavoro è esposto in mostre personali e collettive in musei e gallerie tra l’Europa e gli Stati Uniti.
Mariachiara di Trapani
Palazzo Diomede Carafa | Via San Biagio dei Librai n° 121, Napoli | www.1opera.it
Napoli. 1opera lascia la sua vecchia sede per trasferirsi a Palazzo Carafa, edificio storico in piazza Nilo, nell’area più antica e vitale di Napoli, a pochi passi da piazza san Domenico e san Gregorio Armeno: dopo tre anni in via Bellini, la galleria curata da Mariano Ipri, Giuseppe Ruffo e Pietro Tatafiore riapre al pubblico il 30 novembre di quest’anno in uno spazio totalmente nuovo, che si inserisce perfettamente nella cornice storica e artistica di tutto rispetto rappresentata dal cuore di Napoli. Prevista per l’inaugurazione l’esposizione di una selezione di 80 stampe del fotografo napoletano quarantunenne Mario Spada, premiato in Italia e all’estero, che dal 1996 è impegnato in un’indagine visiva su Napoli e in special modo sul suo centro storico e sui quartieri spagnoli. Il pubblico si troverà di fronte ad un omaggio a una città di cui si parla sempre e a cui non ci si riesce ad abituare mai, che negli spazi di 1opera assumerà i contorni di un racconto dai ritmi serrati e diretti, quasi ipnotici. Un inizio forte per la galleria figlia di Largo Baracche che ha in programma una serie di attività lungo tutto il 2013, a confermare l’obiettivo di sostenere e diffondere il più possibile l’arte contemporanea in tutte le sue forme a Napoli.