Richi Ferrero – Bwindi Light Mask
Quaranta maschere identiche, provenienti dal Bwindi National Park, nel cuore più remoto dell’Africa nera sono collocate come piccoli monoliti nello spazio buio, simili ad antichi reperti in terracotta.
Comunicato stampa
L’opera, presentata in anteprima a Francoforte nell’ambito di LUMINALE 2010, a Torino
in occasione delle XIII - XIV edizioni di Luci d’Artista e in una nuova versione indoor nei locali post industriali adiacenti la Gagliardi Art System Gallery, è stata presente nel giugno 2011 al Jerusalem Festival of Light in un allestimento particolarmente evocativo all’interno della caverna di Zedekiah.
Quaranta maschere identiche, provenienti dal Bwindi National Park, nel cuore più remoto dell’Africa nera sono collocate come piccoli monoliti nello spazio buio, simili ad antichi reperti in terracotta. Il rito prende vita quando la luce artificiale muta i cromatismi delle maschere dando vita ad una danza ferma, sostenuta dai suoni bi-vocali dei Tuva (Asia centrale), che a sua volta esegue un dipinto d’ombre. Una ritualità nuova prende forma attraverso archetipi antropologici universali: la maschera africana da sempre tramite tra l’uomo e il soprannaturale, i canti armonici tipici della tradizione sciamanica dei Tuva e la luce. L’aspetto più interessante di questo rito senza tempo sta proprio nel legame tra luce e suono, spesso presente nelle culture antiche nelle quali il senso della performance religiosa è dato dal farsi sostanza del suono, che richiama la luce divina per stabilire un contatto tra questa e l’uomo.
www.myspace.com/bwindilightmasks
http://youtu.be/PHSRH0HMzQQ
Sponsor tecnico: ILTI LUCE