Il fumetto che fu
Due serate dedicate al mondo del fumetto, soprattutto italiano. Ci saranno video, spettacoli e un piccolo mercatino di fumetti usati da portar via con un’offerta libera.
Comunicato stampa
Il Natale sta arrivando e in questi tempi di crisi economica un mercatino è l’ideale per trovare regali originali e a poco prezzo. Quando, poi, si può anche passare una serata all’insegna del divertimento come farsi scappare l’occasione? E allora per tutti, appassionati di fumetto e non, l’appuntamento è il 7 e l’8 Dicembre alle ore 21.00 al Teatro PlaYgramul in Via N.M. Nicolai, 14 a Roma, con l’iniziativa Il fumetto che fu, due serate dedicate al mondo del fumetto, soprattutto italiano. Ci saranno video, spettacoli e un piccolo mercatino di fumetti usati da portar via con un’offerta libera.
Venerdì 7 dicembre alle ore 21.00 ci sono anche Le meraviglie di Leo, interventi curati da Gabriele Tacchi con la lettura di alcune delle più famose strisce di Leo Ortolani che porranno l'attenzione su quella comicità parodica e satirica appartenente al genere slapstick alla quale i moderni fumettisti devono molto. A seguire Visioni video, racconti per immagini video di alcune delle realtà più importanti del fumetto italiano.
Sabato 8 dicembre alle ore 21.00 è invece la volta dello spettacolo-reading Viaggio intorno a tutte le maledette mosche di Andrea Pazienza della Compagnia Ygramul con Vania Castelfranchi e Francesca Pica. L’ironia graffiante, le immagini oniriche e il gusto agrodolce di questo spettacolo sono serviti con dell’ottima musica dal vivo per clarinetto. Alcune delle tavole di Andrea Pazienza, proiettate sullo sfondo, vengono lette e interpretate dagli attori. Un percorso nell'universo fumettistico di Paz, nella sua biografia, nei suoi personaggi e nella visionarietà del suo mondo politico, religioso ed esistenziale che dà vita ad un reading divertente, ironico e tagliente, ma anche malinconico e profondo come l'artista che lo ha ispirato.
In contemporanea agli spettacoli ci sarà il mercatino del fumetto a offerta libera.