La collezione d’arte di Miche Berra
La mostra dedicata a Miche Berra, uno dei più importanti intellettuali cuneesi della seconda metà del Novecento, è un caleidoscopio in cui ritroviamo arte, giornalismo, impegno civile e amore per la propria terra.
Comunicato stampa
La mostra dedicata a Miche Berra, uno dei più importanti intellettuali cuneesi della seconda metà del Novecento, è un caleidoscopio in cui ritroviamo arte, giornalismo, impegno civile e amore per la propria terra. È un racconto esemplare per chiunque voglia confrontarsi con quel particolare habitus mentale che è la cuneesità, intreccio sapiente di genio, operosità, modestia, sobrietà, tenacia.
Nelle sale auliche del primo cortile del Filatoio di Caraglio, sono esposte 150 opere della collezione Berra, realizzate da un centinaio di artisti di origine non solo cuneese. I quadri dei nostri Matteo Olivero, Carlo Sismonda, Bernard Damiano, Tanchi Michelotti e Giulio Boetto - solo per citarne alcuni - si alternano alle opere di Renato Guttuso, Ottavio Steffenini, Felice Casorati, Luigi Spazzapan e Antonio Ligabue. Ma cè spazio anche per le ceramiche di Ego Bianchi, le sculture di Michel Pellegrino e Luigi Valerisce e per le opere di diversi artisti slavi, nordici e sudamericani.
Il tutto organizzato in nove sezioni tematiche che danno una chiave di lettura non scontata ad una collezione unica nel suo genere.
La mostra ha tre sezioni staccate nel Museo Luigi Mallé di Dronero (La galassia artistica della Granda - Tra Parigi e Cuneo), nel Museo Casa Galimberti di Cuneo (L'istinto e il gusto di un provinciale d'assalto. Larte e la storia) e nella redazione de La Stampa di Cuneo (Miche Berra recensore d'arte, saggista e scrittore).