Nicola Silvestri – Una storia
Nella struttura di segni, linee, punti dei lavori realizzati da Silvestri si creano textures di grande valore estetico; gli effetti tonali dai colori vivaci, saggiamente accostati, denotano un innato gusto cromatico e una delicata sensibilità.
Comunicato stampa
A Cava de’ Tirreni (SA) il giorno 13 dicembre 2012 alle ore 19:00 presso la Galleria Cobbler - Spazio per l’arte contemporanea, Piazza San Francesco n. 18, sarà inaugurata la mostra delle opere di Nicola Silvestri dal titolo “una storia”.
La galleria Cobbler propone 16 opere in maiolica realizzate nell’ambito del circuito psichiatrico: la creatività diventa sostitutiva della comunicazione verbale, attraverso lo stile informale che identifica il lavoro dell'artista, minuzioso, unico, quello che è egli stesso a chiamare “la mia confusione”.
Nel secondo dopo guerra Dubuffet, assieme ad André Breton, Jean Paulhan, Michel Tapié e altri, fondò “Compagnie de l’art brut” (1949) con lo scopo di “rendere visibile” l’opera d’arte prodotta da chi non fosse culturalmente indottrinato o socialmente condizionato, da chi, trovandosi al di fuori del sistema dell’arte, creasse pezzi che per concezione, soggetto e tecnica non appartenevano né alla tradizione né alla moda. In un suo scritto/manifesto Dubuffet dichiara: “La follia eleva chi la possiede, gli dona le ali”.
Dalla fine del secolo XIX, contemporaneamente alle prime teorizzazioni freudiane, e allo sviluppo della fenomenologia, vi fu un ampio movimento delle avanguardie artistiche contro i canoni estetici propri dell’arte accademica. Ciò portò a una ricerca non solo formale ma anche di contenuto e determinò una vera e propria rivoluzione anche all'interno dello stesso linguaggio artistico.