Walter Angelici – Il contenitore dei ricordi
Questa bellissima mostra riunisce oltre quaranta opere dell’artista italiano, apparso agli occhi della critica europea come vivace e innovativa figura dell’arte contemporanea capace di segnare i nuovi svolgimenti dell’immagine, autentico segnale di nobiltà.
Comunicato stampa
Ha preso il via, all’interno dello storico “Palazzo Borghese” di Firenze il nuovo progetto, dal titolo “IL MUSEO DEI MUSEI”, un percorso artistico internazionale ideato e diretto dall’illustre Storico dell’Arte di piano internazionale Prof. Carlo Franza. Questa mostra dal titolo “Il contenitore dei ricordi” è la undicesima del nuovo percorso, imponendosi come evento di singolare importanza culturale in quanto è desiderio del curatore proporre in una città d’arte come Firenze nomi di rilievo dell’arte contemporanea, capaci di dettare e significare gli svolgimenti più intriganti del fare arte nel terzo millennio. L’esposizione curata dall’illustre Storico dell’Arte di fama internazionale, Prof. Carlo Franza, che firma anche il testo in catalogo dal titolo “ Il contenitore dei ricordi”, riunisce oltre quaranta opere dell'artista Walter Angelici, apparso agli occhi della critica europea come vivace e innovativa figura dell’arte contemporanea capace di segnare i nuovi svolgimenti dell'immagine, autentico segnale di nobiltà.
Scrive Carlo Franza nel testo: “Se noi amiamo i figurativi è proprio per le loro qualità non figurative” scriveva E. Jonesco, ma aggiungerei anche che a distruggere quest'ordine se ne ricercano i frammenti nell'angoscia e nella solitudine per ripopolare il mondo di presenze amiche. Con queste parole ha senso il titolo della mostra di questo valorosissimo artista italiano, Walter Angelici, nuovo punto di riferimento dell'immagine figurale italiana che reintegra l'umano e l'umanità al centro della sua visione, e organizza ogni suo dipinto in uno stile narrativo nuovo con citazioni e rimandi letterari, capaci di prendere posizione anche verso una pittura impegnata e a suggerire con rapidi tocchi e un disegno fermo una materia sensibilizzata, quasi dolorosa. Crocifissioni, resurrezioni, temi religiosi, maternità, contadini, il mondo della campagna e del duro lavoro con gli animali che attorniano la vita dell'uomo, dal gallo al tacchino, eppoi frondosi alberi e fiori appena descritti nel loro corpo di colori, Angelici inquadradra ogni cosa con
Il nostro valoroso artista guarda con intelligenza ai problemi di composizione, di colore e di spazio, conservando, proprio per l'attenzione all'uomo, un tono compostamente drammatico che si unisce alla classicità e alla severità delle sue prove. Lascia così intravedere una semplificazione dei suoi mezzi espressivi, economia che tende a una purezza plastica d'intensa poesia. Opera con un linguaggio chiaro e sicuro del disegno preciso e marcato che delinea, per l'appunto, la leggerezza delle forme ampie dai colori brillanti. Tratti concisi, spogli, essenziali, uniti a una concezione spaziale resa da ampi piani carichi sotto l'effetto di luce. Composizioni solidamente costruite, ove ampi volumi sono vigorosamente resi con larghi incastri cromatici che guadagnano in vigore per mezzo dello stile violento che s'adatta alla duttilità delle sue emozioni e alla forte violenza dei suoi motivi e del suo sentire. La sua pittura grida la disperazione di tutta una generazione disincantata e delusa, il conflitto spirituale di un'epoca che non sa porsi davanti alla vita con umiltà e amore, ma che attinge dalla sofferenza il suo sentimento di rivolta. Penetrando il mondo delle passioni che consumano l'uomo, Walter Angelici coglie l'istante in cui l'immagine si mostra nella sua nudità in un tentativo di confessione, in cui la tensione e l'affettività umana liberate, esplodono in un linguaggio unico, evocante. Persino l'ultimo capitolo, una sorta di tracciato cinematografico ove la quotidianità è scandita tra bianchi e neri svela, dopo la festa cromatica, la misura del suo stato catartico”.
Cenni biografici dell'artista
Walter Angelici è nato ad Ancona il 30 dicembre 1964, si diploma in Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Macerata. Parallelamente all’attività di docente nella stessa Accademia, svolge il proprio incessante lavoro di ricerca pittorica ed incisoria. Ha realizzato dipinti, acqueforti, litografie e xilografie su numerosi testi di autori della letteratura antica e moderna. Diversi cataloghi monografici testimoniano la sua attività espositiva in Italia e Germania. Attualmente vive e lavora a Milano come docente di Discipline Pittoriche presso il Liceo Artistico Statale di Brera. Tiene mostre, collettive e rassegne, in più parti d'Italia: 1999 – “AL SOLITO POSTO” (un racconto di Dino Buzzati) DIPINTI ED OPERE SU CARTA. Premio Ginestra d’Oro del Cònero, Ancona; 2004 – “WALTER ANGELICI - DIPINTI, MONOTIPI, INCISIONI”, a cura di P. Fontana, Mazzotta. Milano; 2006 – “Munsterland festival pArt2 Adria, Graphik”, a cura di M. Rehkopp, Kloster Bentlage; 2006 – “L’ATTIMO TERRESTRE” a cura di F. Scarabicchi, Affinità Elettive, Ancona; 2007 – “PATIRE LA PASSIONE” a cura di P.F.Acquabona Electa, Milano; 2010 – “LA FERITA” a cura di C.Babino, La Via Lattea, Ancona; 2011 – “DRAMMA” La Via Lattea, Ancona; 2011 – 54° BIENNALE DI VENEZIA, ”LO STATO DELL’ARTE - REGIONI D’ITALIA” a cura di V. Sgarbi, Skira, Milano. Nel novembre 2012 è invitato dallo Storico dell'Arte Contemporanea Prof. Carlo Franza a tenere una personale, curata dallo stesso critico, a Firenze in Palazzo Borghese, dal titolo “Il contenitore dei ricordi”, nel progetto Il Museo dei Musei.
Cenni biografici del Curatore
Carlo Franza, nato ad Alessano-Lecce nel 1949, è uno Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea, italiano. Critico d’Arte. E’ vissuto a Roma dal 1959 al 1980 dove ha studiato e conseguito tre lauree all’Università Statale La Sapienza (Lettere, Filosofia e Sociologia). Si è laureato con Giulio Carlo Argan di cui è stato allievo e Assistente. Dal 1980 è a Milano dove tuttora risiede. Professore Straordinario di Storia dell’Arte Moderna e Contemporanea, Ordinario di Lingua e Letteratura Italiana. Visiting Professor nell’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano e in altre numerose Università estere. Docente nel Master Universitario “Management e Valorizzazione dei Beni Culturali” allo IED di Milano. E' Consulente Tecnico del Tribunale di Milano per l'Arte Moderna e Contemporanea. E’ stato indicato dal “Times” fra i dieci Critici d’Arte più importanti d’Europa. Giornalista, Critico d’Arte dal 1974 a Il Giornale di Indro Montanelli, oggi a Libero fondato da Vittorio Feltri e diretto da Maurizio Belpietro. E’ fondatore e direttore del MIMAC della Fondazione Don Tonino Bello. Ha al suo attivo decine di libri fondamentali e migliaia di pubblicazioni e cataloghi con presentazioni di mostre. Si è interessato dei più importanti artisti del mondo dei quali ne ha curato prestigiosissime mostre. Dal 2001 al 2007 è stato Consulente del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Ha vinto per il Giornalismo e la Critica d’Arte il Premio Cortina nel 1994, il Premio Saint Vincent nel 1995, il Premio Bormio nel 1996, il Premio Milano nel 1998, e il Premio delle Arti Premio della Cultura nel 2000 (di cui è presidente di giuria dal 2001) e il Premio Città di Tricase nel 2008.