Carlo Pecorelli – Curve del cuore
Esposizione di Sculture Monumentali di Carlo Pecorelli.
Comunicato stampa
Carlo Pecorelli attraverso la mostra "Curve del Cuore" si rivolge al pubblico, laborioso e concreto, della sua Jesolo. Pecorelli ha scelto di posizionare le sue opere nella piazza 1° Maggio, in un luogo che rappresenta il centro della vita della comunità, quasi a fungere da forza catalizzatrice per attrarre il pubblico ed indurlo ad una colloquialità sul vero ed autentico significato del Natale. Un Natale inteso come momento di affettuosità, di comprensione e di condivisione etica ed umana in una prospettiva più autentica per concepire lo spirito natalizio, lontana dai falsi slogan televisivi, in cui tutti sembriamo più buoni a Natale, tesi solamente a nascondere subdoli appelli.
Per veicolare questo suo messaggio-invito, e mantenersi lontano da una inutile retorica anti-festaiola, l’artista usa la sostanza e la concretezza delle sue sculture, dagli emblematici titoli “Black Jesus”, “Vergine”, “Birth” e “Sibille”, le quali divengono concreti e pregnanti simboli di questa sua intenzionalità. Le opere, generate dal vagare delle linee curve che spesso si arrotondano nella sfera, forma d’equilibrio per eccellenza, sono da intendersi come traslate metafore dense di significati, in grado di creare una similitudine ideale nello spettatore, ed invitarlo così ad una pacata riflessione interiore, ad una placida e veritiera meditazione sul senso del Natale. Siro Perin- Gabriella Babuin
Pur non essendo la prima volta Carlo Pecorelli si mette alla prova affrontando tematiche sensibili apparentemente così distanti dai suoi acciai rugginosi, tuttavia gli esiti di questi suoi cimenti riescono sempre a colpire nel segno per l'affascinante concretizzazione di questo connubio tra le divergenti emotività e materia, come testimoniano sia il circuito espositivo “Linea dell'Acciaio” realizzato nel 2011, sia quest'ultima rassegna dal titolo “Curve del Cuore”. Ma se la precedente edizione espositiva lo vedeva protagonista della movida estiva jesolana, fatta di mondana, rutilante e continua internazionalità, in quest'occasione egli si rivolge al pubblico amico e conoscente, laborioso e concreto, della sua Jesolo, lontana dal clamore, immersa nella nebbia, intrisa del freddo invernale e prossima alle festività natalizia. Ed è proprio da una sua personale ponderazione sull'atmosfera generata dall'attesa di questa festa, che Pecorelli, da persona sensibile quale è, trae gli input per sostanziare il senso di questa nuova mostra. Egli dunque invita i suoi compaesani, e tutto il pubblico, ad una pacata riflessione interiore, che induce perciò ad una colloquialità “paesana” sul vero ed autentico significato del Natale da intendersi come momento di affettuosità, di comprensione e di condivisione etica ed umana. Così facendo Pecorelli vuole offrirci una prospettiva diversa e più autentica per concepire lo spirito natalizio, la quale si allontana dai falsi slogan televisivi, in cui tutti sembriamo più buoni a Natale, tesi solamente a nascondere subdoli appelli a partecipare alla frenetica kermesse consumistica che si scatena in questo lasso di tempo. E per veicolare questo suo messaggio-invito, e mantenersi lontano da una inutile retorica anti-festaiola, l'artista usa la sostanza e la concretezza delle sue sculture, dagli emblematici titoli “Black Jesus”, “Vergine”, “Birth” e “Sibille”, le quali divengono concreti e pregni simboli di questa sua intenzionalità. Le opere, generate dal vagare delle linee curve che spesso si arrotondano nella sfera, forma d'equilibrio per eccellenza, ed impostate su sinuosi e liberi profili volteggianti liberi nell'aria, sono da intendersi come traslate metafore dense di significati, in grado di creare una similitudine ideale nello spettatore, il quale, mentre le osserva, oltre a comprenderle lentamente, è invitato ad una placida e veritiera meditazione sul senso del Natale.
Siro Perin