Donne nella contemporaneità
Sono in esposizione opere pittoriche di arte contemporanea dedicate alla figura della donna.
Comunicato stampa
Lo Spazio Intelvi 11 ospita una selezione di opere di olii e acrilici su tela e serigrafie di opere contemporanee di artisti italiani che hanno come tema il profilo femminile.
L'arco temporale delle opere in esposizione va dagli anni ‘70 al contemporaneo. La mostra è dunque un saggio di ritratti e figure femminili visti da artisti contemporanei o che comunque hanno lasciato una forte traccia di contemporaneità nella pittura italiana.
I ritratti femminili di Paolo Avanzi si caratterizzano per una sapiente composizione in tasselli, quasi percepiti attraverso specchi deformanti, che conferiscono un'illusione di compresenza di molteplici prospettive. Di questo artista sono presenti in permanenza altre opere nello spazio espositivo in oggetto.
Bruno Caruso è un artista italiano siciliano, pittore, disegnatore, incisore, scrittore, noto in Italia e all'estero, estremamente attivo non solo come artista ma anche come uomo di cultura, educatore e giornalista. Non appartiene a nessuna scuola di pittura, come lui stesso afferma. I suoi ritratti di personaggi, come quello della ragazza in esposizione, riflettono una disincantata adesione ai valori del nostro tempo.
Goffredo Civitarese nasce a Chieti ma lavora Pescara. La sua attività artistica risale agli anni Sessanta, quando iniziò con mostre personali negli spazi espositivi della sua città. I successivi lavori lo hanno visto protagonista innovativo in importanti gallerie e istituzioni in Italia e all’estero.
Inconfondibili sono i suoi ritratti di dame (come quello in esposizione) con abiti sfarzosi dal sapore rinascimentale o orientaleggiante che per la loro sontuosità e vivacità di colori si prestano a soluzioni cromatiche ardite e suggestive.
La contemporaneità del ritratto femminile è ben rappresentata dalla Marilyn di Renato Natale Chiesa, artista famoso soprattutto per le sue classiche sfere che campeggiano su sfondi galattici. Le opere di Chiesa sono da molti anni presenti nelle principali case d’asta in Italia e all’estero. La Marylin, in esposizione di questo artista, è una icona Pop in grado di rivaleggiare con analoghi ritratti di Andy Warhol.
Vittorio Maria di Carlo è un artista di origini pugliesi, residente a Milano, noto fin dagli anni ’70 per il proprio stile neo-figurativo dal sapore picassiano. Può vantare centinaia di importanti esposizioni in tutto il mondo. I suoi personaggi femminili sono damigelle in bilico tra modernità (rappresentata dai giochi di volumi contrapposti) e antichità delle espressioni di una grazia Botticelliana.
Altro indiscusso maestro della contemporaneità è Marco Lodola di cui è esposta una delle sue classiche sagome femminili su plexiglass. Opere le sue che non hanno certo bisogno di presentazione, essendo oramai icone dell’arte contemporanea italiana nel mondo.
Claudio Malacarne è un artista mantovano che attinge forza creativa nell’uso stupefacente della luce e del colore dalla tradizione degli Espressionisti germanici e mitteleuropei, ma anche dalla lezione di Cezanne e di Picasso. “La sua vigorosa pittura, di prima intenzione ma anche raffinata, si segnala infatti per una singolare forza istintiva, il cui equivalente linguistico sono un’iconografia icastica e primaria, una gestualità solenne e un cromatismo sonoro”.
Concetto Pozzati è un maestro riconosciuto, a livello internazionale, per il proprio surrealismo di natura quasi magica nella propria apparente semplicità. Il ritratto femminile in mostra è un volto di donna dalla acconciatura ottocentesca ma immerso in un contesto che sembra ispirarsi alla pop art.
Claudio Semino è un artista genovese noto per i suoi accostamenti tra figura umana e figura animale immersi in una atmosfera carica di attualità seppure influenzata dallo stile dei maestri del rinascimento italiano. Nell’opera esposta la figura femminile, rappresentata con un’espressione enigmatica, è accostata a quella di un’oca bianca che suscita un senso quasi metafisico e surreale.
Di Giovanni Stradone, artista napoletano operante a Roma nel secolo scorso, è presentato il ritratto di una dama del medioevo, Pia de’ Tolomei presente nel Purgatorio di Dante. Una figura ridotta ad una essenzialità di linee e coloriture che esprime una visione sofferta e meditata della contemporaneità dal sapore quasi esistenzialista.
Giuliano Trombini cala le sue inconfondibili ragazze nella magica atmosfera dei bar di provincia. Come scrive Tommaso Paloscia “Trombini colma di piacevolezza le sue donne, ce le mostra al modo stesso in cui ci appaiono nella quotidiana esperienza sempre più simili ai modelli proposti dai mass media, eppure insoddisfatte, pervase da un sentimento di frustrazione, sole anche nel gruppo….prede di una insoddisfazione endemica, collettiva e personale…”
Franca Doriguzzi