Gli anni Trenta uno snodo decisivo della modernità
Si terrà l’incontro introdotto dal direttore della Fondazione Ragghianti Maria Teresa Filieri, Gli anni Trenta, uno snodo decisivo della modernità, primo appuntamento del ciclo “Sguardi sul Novecento” teso ad approfondire il tema delle arti decorative e figurative della prima metà del‘ 900.
Comunicato stampa
Mercoledì 16 gennaio alle ore 17 si terrà l’incontro introdotto dal direttore della Fondazione Ragghianti Maria Teresa Filieri, Gli anni Trenta, uno snodo decisivo della modernità, primo appuntamento del ciclo “Sguardi sul Novecento” teso ad approfondire il tema delle arti decorative e figurative della prima metà del‘ 900.
Antonello Negri, professore ordinario di Storia dell'arte contemporanea all'Università degli studi di Milano, studioso e autore di varie pubblicazioni sulla pittura, la grafica e l'architettura dell'Otto e del Novecento, è il curatore della mostra, in corso fino al 27 gennaio a Palazzo Strozzi, “Anni Trenta. Arti in Italia oltre il fascismo” che, attraverso capolavori di oltre quaranta dei più importanti artisti dell’epoca quali Sironi, De Chirico, Carrà, Cagli, Rosai, Soffici, Morandi, De Pisis, Fontana, rappresenta un periodo cruciale che segnò, negli anni del regime fascista, una situazione artistica di estrema creatività.
Il ciclo“Sguardi sul Novecento” prevede una serie di incontri dedicati ad approfondire i temi della mostra “STILE ITALIANO. Da Galileo Chini a Gio Ponti, da Giorgio De Chirico a Lucio Fontana. Arti decorative e figurative 1920 – 1950” in programma alla Fondazione Ragghianti dal 19 aprile al 6 ottobre 2013.
L’esposizione, organizzata dalla Fondazione Ragghianti con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, sarà a cura di Maria Flora Giubilei e Valerio Terraroli e si avvarrà della collaborazione del M.I.C. Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza, del Museo Richard Ginori di Doccia, della G.A.M, Galleria d’Arte Moderna di Genova, del MART di Rovereto e della Soprintendenza di Lucca e Massa Carrara.
La mostra metterà in luce la significativa produzione di arti decorative e figurative in Italia tra il 1920 e il 1940 sottolineandone l’elevatissima qualità inventiva e formale e la sostanziale identità di gusto che ha rappresentato il terreno di coltura per la nascita dello “stile italiano”.
Il prossimo incontro della rassegna, dal titolo Le ceramiche del Novecento. Il museo di Doccia. Il Museo di Faenza si terrà giovedì 21 febbraio alle ore 17 e vedrà come relatori Claudia Casali, direttore del Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza e Oliva Rucellai, direttore del Museo di Doccia.
Gli incontri aperti a tutti e gratuiti, si terranno presso la sala conferenze del Complesso Monumentale di San Micheletto, via San Micheletto, 3. Per informazioni: 0583/467205 [email protected]