La ricerca figurativa negli anni ‘70
Il secondo di questi appuntamenti, dal titolo La ricerca figurativa negli anni ‘70, è a cura di Andrea Bisicchia – docente di Metodologia e Critica dello Spettacolo all’Università di Parma e oggi docente di Organizzazione del Teatro e dello Spettacolo all’Università Cattolica di Milano – che già negli anni Settanta aveva orientato i suoi studi sul rapporto fra teatro e arte figurativa.
Comunicato stampa
Nell’ambito della mostra RENZO BERGAMO. Atomo Luce Energia, in corso fino al 17 marzo 2013 presso le Sale Panoramiche del Castello Sforzesco di Milano, si svolge un ricco programma di eventi collaterali - realizzati dall’Associazione Renzo Bergamo per l’Arte e la Scienza - che comprende visite guidate organizzate anche in pausa pranzo (informazioni: www.milanoforyou.it) e una serie di cinque conferenze presso l'Acquario Civico di Milano.
Il secondo di questi appuntamenti, dal titolo La ricerca figurativa negli anni ‘70, è a cura di Andrea Bisicchia - docente di Metodologia e Critica dello Spettacolo all'Università di Parma e oggi docente di Organizzazione del Teatro e dello Spettacolo all'Università Cattolica di Milano - che già negli anni Settanta aveva orientato i suoi studi sul rapporto fra teatro e arte figurativa. In quel periodo fu tra i fondatori del movimento dell'Astrarte, che continuava l'esperienza dello Spazialismo, a cui aderì anche Renzo Bergamo. L’incontro all’Acquario Civico propone un appassionante dialogo fra Andrea Bisicchia e Caterina Arancio Bergamo, Presidente Associazione Renzo Bergamo per l’Arte e per la Scienza, incentrato su uno dei momenti più straordinari della ricerca pittorica in ambito scientifico, dove viene messo in evidenza come Renzo Bergamo, da un astrattismo concettuale, sia passato ad un astrattismo di tipo cosmogonico.
La mostra Atomo Luce Energia, promossa dal Comune di Milano – Cultura, Moda, Design, Castello Sforzesco e Palazzo Reale insieme all’Associazione Renzo Bergamo per l’Arte e la Scienza, è aperta al pubblico a ingresso gratuito. All’interno delle Sale Panoramiche del Castello Sforzesco è stata realizzata un’accurata selezione di cinquantacinque opere, facenti parte di cinque dei sette periodi che scandirono la sua vita: Concetti Cosmici, Astrarte, Immagine e Somiglianza, Estetica del Caos, Archeologia Cosmica. La mostra è a cura di Claudio Cerritelli (professore di Storia dell’Arte contemporanea presso l’Accademia di Belle Arti di Brera e critico d'arte), Giulio Giorello (professore di Filosofia della Scienza presso l’Università Statale di Milano) e Simona Morini (professore di Teoria delle decisioni razionali e dei giochi presso l’Università IUAV a Venezia).
La prossima conferenza è prevista giovedì 28 febbraio e ha titolo Dallo Zero al Pi greco, con Claudio Bartocci (prof. Fisica matematica, Università di Genova) e Simona Morini. Gli appuntamenti successivi: martedì 5 marzo, Astronomia e utopia: il cielo stellato come laboratorio sociale con Giulio Giorello e Stefano Sandrelli (responsabile didattica, INAF-Osservatorio Astronomico di Brera, Milano); martedì 12 marzo L’abilità nascosta. Le tecniche della pittura italiana del Novecento, con Marco Carminati (giornalista, Il Sole 24 ORE) e Isabella Villafranca Soissons (direttore dipartimento Conservazione e Restauro, Open Care).