Igor Scalisi Palminteri – Melodia maggiore in manto rosa

Informazioni Evento

Luogo
SPAZIO CANNATELLA
Via Papireto 10, Palermo, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

tutti i pomeriggi, su appuntamento

Vernissage
15/02/2013

ore 19

Artisti
Igor Scalisi Palminteri
Curatori
Tiziana Pantaleo
Generi
arte contemporanea, personale

Igor Scalisi Palminteri (Palermo, 1973) in questa sua nuova personale, presenta più di 30 opere, tra grandi e piccoli quadri, preziose carte e una serie di rielaborazioni scultoree.

Comunicato stampa

Melodia maggiore in manto rosa è la mostra che verrà inaugurata venerdì 15 febbraio, ore 19.00, allo Spazio Cannatella di Palermo (via Papireto 10).
Igor Scalisi Palminteri (Palermo, 1973) in questa sua nuova personale, presenta più di 30 opere, tra grandi e piccoli quadri, preziose carte e una serie di rielaborazioni scultoree.
Un lavoro lungo quasi un anno, che ha portato l'artista palermitano a confrontarsi e a "scontrarsi" con il passato, a giocare con la storia dell'arte. Tenendone in mente i valori primordiali, rimette in discussione se stesso, rivedendo un determinato modo di fare e concepire la pittura, intesa sempre come pura e rigorosa. In questo processo di riappropriazione si è fatto guidare da Raffaello, Caravaggio, Brueghel, Piero della Francesca.
I "Grandi" vengono studiati, omaggiati, rivisitati; con la sua personale idea di ready-made, recupera alcune icone, e le rielabora, mai privandole però della loro sacralità. Quel senso del sacro riveduto/distorto/ambiguo, onnipresente nella poetica dell'artista, con la sua religiosità insita che ha sempre avuto una forte fascinazione. I suoi "santi" moderni sono sempre stati capaci di ispirare uno strano senso di devozione. Si è sempre fatta viva, attraverso le sue opere, l’esaltazione della loro umanità.
Dalla riappropriazione storica alle incursioni destabilizzanti, il corto circuito che si mette in atto diventa la chiave per leggere - più o meno tra le righe - Melodia maggiore in manto rosa. Chiave che apre la gabbia d'oro in cui è stata spesso "chiusa" la sua pittura tecnica e minuziosa, che aprendosi si libera verso qualcosa di istintivo e gestuale, ironico e sdrammatizzante. E allora ecco apparire tra figure sacre e icone rinascimentali, strani personaggi, giraffe, feticci, volatili, bambole in silicone, tra sorpresa e nonsense, così come lascia intuire Il titolo. Un po' criptico e un po' ludico, in realtà sono voci quasi suggerite dal caso; è un gioco tra parole, messe assieme in maniera armoniosa, che non vanno indagate, ma semplicemente accettate.
La mostra sarà accompagnata da alcuni interventi sonori realizzati appositamente da Angelo Sicurella. Il musicista, consequenzialmente all'operato del pittore, è andato a riprendere canti e musiche antiche - dal fascino mistico dei cori bizantini alla monumentalità di Bach e Chopin - e li ha "rettificati" , rielaborandoli attraverso l'uso di drum-machine, oggetti e strumenti elettronici.
La mostra si rivelerà nell'unione tra immagini e musica; visioni e suoni si accompagneranno e si completeranno, tanto da farla concepire quasi come una bi-personale, conferma del sodalizio umano e professionale tra Igor Scalisi Palminteri e Angelo Sicurella.