Guglielmo Longobardo – Segreti mediterranei
Dopo la collettiva Pelle & Pellicola, il primo appuntamento con uno degli otto artisti del nuovo progetto espositivo della galleria del centro storico partenopeo. La pittura di Longobardo porta con sé il genius della propria identità, ma si avverte, anche negli otto dipinti esposti (tecnica mista su tela), la disponibilità ad interagire con simboli e immagini raccolti nel corso di un lungo cammino fatto nella diversità e nella disseminazione.
Comunicato stampa
Dopo l'inaugurazione della collettiva Pelle & Pellicola, entra nel vivo il nuovo progetto espositivo dello Spazio Nea di Napoli. Venerdì 15 febbraio 2013, alle 18.30, vernissage di Segreti Mediterranei, la personale di Guglielmo Longobardo, la prima delle otto mostre che saranno dedicate agli artisti protagonisti di Pelle & Pellicola.
La pittura di Longobardo porta con sé il genius della propria identità, ma si avverte, anche negli otto dipinti esposti (tecnica mista su tela), la disponibilità ad interagire con simboli e immagini raccolti nel corso di un lungo cammino fatto nella diversità e nella disseminazione. Le sue opere sono così chiamate non ad essere nuovo oltre e nuovo altro, ma a declinare la pluralità, la differenza, l’individualità. Una verifica dei poteri di un’avventura nell’immaginario, che non si nega niente, mentre fa continue affermazioni sul colore, sull’icona e sull’emozione, affidando al saper vedere un compito mediatico, che è quello di far vedere, nella fisica dell’immediatezza, i traumi e le apoteosi del pensiero, dell’immaginario.
Longobardo, tra i maggiori suggeritori di Pelle & Pellicola, è pittore dalle ingannevoli sensuali narrazioni del tufo, attratto dalle giganteggianti solitudini del mare, immerso nei bagni d’azzurro e giallo, tra le mitiche divinità del rosso pompeiano e dei filtri magici, sospeso tra le tracce dell’occasum archeologico e la necessità di uscire dalla bidimensionalità con alfabeti concettuali e lacerti pop: tutto tra un’arcadia mediterranea e un pandemonio di segni sintetici. I suoi Segreti Mediterranei sfociano in una pittura come dinamica incessante, che non è movimento direzionale in senso classico, ma un continuo scuotimento della psicologia, della sensibilità e dei sentimenti.
“Longobardo mi ha proposto più volte di fare una riflessione sugli anni Settanta – spiega il curatore Pasquale Lettieri- Anni in cui si ha un ritorno passionale al sociale e ad una artisticità tradizionale dopo tanta affermazione di minimalismo, concettualismo, linearismo analitico, che hanno agito da fattori dogmatici, frenando lo stesso spirito di ricerca e di sperimentazione”.
È possibile vedere le opere del Maestro Longobardo accedendo alla galleria fotografica sul sito di Nea: www.spazionea.it
Alla mostra di Longobardo seguiranno quelle di Aniello Barone (12 apr/8 mag), Raffaele Canoro (4 ott/6 nov), Peppe Capasso (10 mag/5 giu), Giovanni Di Capua (15 mar/10 apr), Fabio Donato (7 giu/3 lug), Mario Franco (5 lug/ fine luglio) e Costabile Guariglia (6 sett/2 ott). L’intera esperienza di ricerca storico/espositiva sarà documentata nel volume Pelle & Pellicola – Otto studi di arte contemporanea, edito dalla collana Tempora (diretta da Gallo Mazzeo e Lettieri) delle Iemme Edizioni, marchio editoriale del progetto artistico culturale Nea.